OGNI FAMIGLIA ITALIANA PAGA 805 EURO DI TASSE LOCALI
L’AUMENTO E’ DEL 3,9% RISPETTO ALL’ANNO SCORSO… LE CITTA’ MAGGIORMENTE COLPITE SONO NAPOLI, ROMA E CAMPOBASSO… LA UIL: “COL FEDERALISMO FISCALE SI STA INIZIANDO A INTRODURRE NUOVE TASSE, PIUTTOSTO CHE A RAZIONALIZZARE LA SPESA PUBBLICA”
Le tasse locali pesano su lavoratori e pensionati mediamente 805 euro l’anno e nel 2010 risultano in aumento del 3,9%.
E’ quanto risulta da una indagine della Uil che ha analizzato l’andamento tra il 2009 e il 2010 delle imposte e delle tasse locali nelle 21 città capoluogo di Regione e che rappresentano il 13% del totale dei contribuenti italiani.
“L’accelerazione da parte del governo nell’emanare i decreti attuativi del federalismo fiscale, rischia di ottenere risultati opposti a quelli attesi”, sostiene il sindacato.
Agli 805 euro annui si arriva sommando addizionali regionali e comunali Irpef e la tassa sui rifiuti solidi urbani.
In particolare per le addizionali regionali Irpef, l’importo medio è di 420 euro annui, per le addizionali comunali Irpef di 175 euro e per la tassa sui rifiuti di 210 euro annui.
Il campione di riferimento dell’indagine è una famiglia composta da due lavoratori dipendenti con due figli a carico e un reddito imponibile di 36.000 euro.
Nonostante il blocco delle aliquote imposto nel 2009, l’aumento è del 3,9% rispetto all’anno precedente.
Le città maggiormente colpite dagli aumenti sono Napoli, dove la famiglia campione versa nelle casse degli enti territoriali 1.154 euro medi annui, Roma con un prelievo di 1.075 euro e Campobasso con un prelievo di 1.037 euro.
La Uil tende a sottolineare che, pur essendo stata favorevole all’applicazione del federalismo fiscale, “abbiamo ora l’impressione che si stia iniziando solo a introdurre nuove tasse, mettendo in secondo piano la razionalizzazione della spesa pubblica”
Anche il sindacato forse comincia a capire che la versione italiana del federalismo è solo un bluff, un sistema per permettere agli enti locali di introdurre nuove imposte camuffate, mentre il governo così si manleva da ogni responsabilità e da ogni critica.
Anche perchè se la classe dirigente è sempre la stessa, non sarà di gran sollievo per il cittadino incavolarsi con il Comune o la Regione, invece che con lo Stato centralista.
Chi paga nuove tasse si incazza e basta.
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