OLTRAGGIO DELLA FECCIA NO VAX NEL GIORNO DELLA MEMORIA: DIVISE DA DEPORTATI CONTRO IL “GOVERNO NAZISTA“
INSULTI AGLI AGENTI A TORINO… GOVERNO INCAPACE DI APPLICARE LA LEGGE PERCHE’ QUALCUNO LI PROTEGGE
Camicie a righe stese a terra a Perugia, simili a quelle dei deportati nei campi di concentramento. Le bandiere d’Israele sventolate in strada a Torino con la scritta a pennarello “1938-2022”, l’anno dell’entrata delle leggi razziali e oggi.
I volantini diffusi davanti alle scuole, sempre in Piemonte, in cui si fanno paralleli tra il Ventennio e il Green Pass.
O il cartello che paragona le discriminazioni e lo sterminio degli ebrei alle norme anti Covid a Sesto Fiorentino. E, ancora, a Belluno le stelle di David accanto al Qr Code.
L’ultimo oltraggio dei No Vax si consuma nel Giorno della Memoria. I contrari al vaccino e al Certificato verde si sono appropriati, ancora una volta, in piazza, sui social e nelle chat dei simboli, dei temi, delle parole d’ordine di ricordo dei perseguitati dal nazismo.
Provocazioni dal sapore antisemita giudicate “inaccettabili”. La ministra degli Interni, Luciana Lamorgese, ha invitato tutti “a non abbassare la guardia”.
E molte sono state le reazioni sdegnate: “È una vergogna l’uso distorto della memoria” da parte dei No Vax che paragonano le norme anti-Covid e il Green Pass ai regimi totalitari, dice Stefano Lo Russo, sindaco di Torino, che aggiunge: “Non discernere l’orrore dei campi di sterminio da una campagna vaccinale che salva vite umane è una follia. È una vergogna che ci costringe a fare ancora di più per rendere la memoria storica patrimonio di tutti”.
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(da agenzie)
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