OLTRE LE EUROPEE E LE REGIONALI, 17 MILIONI DI ITALIANI SCEGLIERANNO IL PROPRIO SINDACO
FIRENZE, BARI, SASSARI, BERGAMO E ALTRI 4.000 COMUNI (DI CUI 28 CAPOLUOGO) ELEGGERANNO IL PRIMO CITTADINO
Domenica 25 maggio non sarà solo il giorno delle elezioni europee e del rinnovo dei consigli regionali di Abruzzo e Piemonte: circa 17 milioni di italiani saranno chiamati alle urne anche per l’elezione dei sindaci di 3900 comuni delle regioni a statuto ordinario (di cui 26 capoluoghi di provincia), 131 comuni del Friuli Venezia Giulia, 37 comuni della Sicilia (1 capoluogo) e 18 comuni della Sardegna (2 capoluoghi).
Si voterà nella sola giornata di domenica dalle ore 7.00 alle ore 23.00, mentre l’eventuale turno di ballottaggio si svolgerà domenica 8 giugno (solo per la Sicilia si voterà anche il 9).
A differenza dello scrutinio per le europee, che partirà subito dopo la chiusura delle urne, quello per le amministrative avrà inizio a partire dalle ore 14 di lunedì 26. La scheda per l’elezione dei sindaci sarà di colore azzurro.
La grande sfida per il dopo Renzi. C’è grande attesa per l’esito del voto a Firenze, dove l’eredità di Matteo Renzi è contesa da dieci candidati appoggiati da 23 liste.
Il front-runner è senza dubbio Dario Nardella, ex vicesindaco dell’attuale premier, sostenuto da una coalizione che include Pd, Idv, Pdci e liste civiche.
A sfidarlo tra gli altri Marco Stella (Forza Italia e Lega Nord) e Miriam Amato del M5s.
Si presentano da soli sia i partiti della sinistra (Sel e Prc) sia Ncd, formazioni che potranno avere un peso determinante nel risultato e nell’eventuale ballottaggio. In Toscana vanno al voto anche Prato e Livorno.
Altra grande città al voto è Bari, dove termina l’era Emiliano e la sfida si è giocata anche a colpi di spot in dialetto pugliese (i video: Boschi / Meloni).
In corsa 10 candidati, con Antonio Decaro appoggiato dal Pd e da una larga coalizione di centrosinistra; Domenico Di Paola che ha riunito il centrodestra, da Fratelli d’Italia a Ncd-Udc, passando da Forza Italia; Sabino Mangano è invece il candidato del M5s.
A Foggia Augusto Umberto Marasco, candidato di Pd e Udc, sfida Franco Landella, centrodestra, mentre Vincenzo Rizzo è il candidato del M5s.
Doppio appuntamento per l’Abruzzo, che rinnova le amministrazione i due dei quattro comuni capoluogo: Pescara e Teramo.
A Pescara sono 9 i candidati a sindaco: il duello è tra Marco Alessandrini, appoggiato da Pd, Sel e Liste civiche, Luigi Mascia, Fi e Fdi, Enrica Sabatini, M5s, e Guerino Testa, Udc e Ncd.
Infornata di voto importante e densa in Emilia-Romagna, con Modena, Forlì, Cesena, Ferrara e Reggio Emilia, mentre in Lombardia sono tre i comuni alle urne, Cremona, Pavia e Bergamo, dove il candidato del centrosinistra è Giorgio Gori, ex spin doctor di Renzi, se la vedrà con l’uscente Franco Tentorio, centrodestra più Lega Nord, mentre il M5s candida Marcello Zenoni.
Altro nome pesante del Partito democratico scende in campo a Pesaro: Matteo Ricci, vicepresidente del Pd e presidente della provincia, ora punta alla poltrona di sindaco della città , e sfiderà il centrodestra unito rappresentato Roberta Crescentini.
Spaccatura nel M5s: il candidato ufficiale è Fabrizio Pazzaglia, mentre il fuoriuscito Igor Fradelloni si presenta con la lista ‘Cittadini Pesaro’.
Al voto vanno anche la gemella-provinciale di Pesaro, Urbino, e Ascoli Piceno.
In Umbria andranno al voto entrambi i capoluoghi di provincia, Terni e Perugia, in Molise Campobasso, in Basilicata Potenza, mentre in Sardegna sono attesi alle urne gli abitanti di Sassari e della piccola Tortolì, l’unico capoluogo con meno di 15mila abitanti.
Come si vede tutta Italia è attraversata dal voto per le comunali.
Partendo da settentrione si incontra il ‘triangolo’ piemontese composto da Biella, Verbania e Vercelli, e in Veneto Padova.
Il più a sud, in Sicilia, è Caltanissetta.
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