P3, VERDINI E COSENTINO RINVIATI A GIUDIZIO, IL PRIMO PER CORRUZIONE, IL SECONDO PER DIFFAMAZIONE E VIOLENZA PRIVATA
STRALCIATA LA POSIZIONE DI DELL’UTRI, PROCESSO IL 5 FEBBRAIO
Rinvio a giudizio per il senatore Denis Verdini e per l’ex sottosegretario all’Economia, Nicola Cosentino coinvolti in un capitolo della vicenda P3, una associazione segreta che puntava a condizionare alcuni organi dello Stato.
Lo ha deciso il gup di Roma.
Stralciata, invece, la posizione dell’ex parlamentare Marcello Dell’Ultri.
A Verdini si contesta il reato di corruzione, a Cosentino diffamazione e violenza privata. Il processo è fissato per il 5 febbraio prossimo davanti alla nona sezione penale.
Le accuse a Cosentino si riferiscono alla pubblicazione di notizie false sull’attuale presidente della Campania, Stefano Caldoro.
Le notizie erano stato diffuse su un blog per screditare Caldoro in vista delle regionali del 2010. All’ex sottosegretario è contestato anche l’aver «compiuto atti diretti a costringere» Caldoro a rinunciare alla candidatura.
L’inchiesta prese il via nel maggio 2010 quando il faccendiere sardo Flavio Carboni venne indagato per concorso in corruzione nell’ambito di un’inchiesta sugli appalti per l’energia eolica in Sardegna, insieme ad alcuni personaggi di spicco della politica locale e nazionale.
Le indagini, concluse nell’agosto 2011, hanno permesso di svelare un’associazione “segreta” che concludeva affari, metteva pressione ai giudici e si occupava di alcuni delle questione politiche più rilevanti.
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