PAPA’ RAGGI: “SE IL M5S LA BUTTA GIU’, CADE TUTTO IL MOVIMENTO”
“SE FALLISCE VIRGINIA, IL MOVIMENTO MUORE”
Bar di Palazzo Senatorio. Attivisti, tanti parenti, ospiti e cronisti.
In una giornata estiva e in un Campidoglio affollato, il punto di ristoro diventa l’epicentro di chiacchiere e commenti mentre nell’Aula Giulio Cesare vanno avanti, a rilento, le votazioni per eleggere i vicepresidenti.
Il sindaco Virginia Raggi deve ancora prendere la parola e all’improvviso davanti al bancone arriva il padre della neo sindaca.
Capello bianco e cravatta blu con disegnate tante bilance che stanno a simboleggiare che la legge è uguale per tutti.
Cordiale non si sottrae ai cronisti: “Cosa penso di questa giornata? Se falliscono Virginia e Chiara Appendino, il Movimento muore. Se il Movimento 5 Stelle dovesse buttarla giù, cade tutto il Movimento”.
Parole cariche di speranze ma che risuonano un po’ anche come un avvertimento dopo le polemiche degli ultimi giorni e dopo le liti tra correnti per la composizione della Giunta.
Fiducioso sul futuro comunque. “Mia figlia saprà dimostrare la sua onestà e farà sì che il Movimento vada avanti. Il suo pregio? La determinazione. Beh, si sa come sono le donne, quando si mettono in testa una cosa non ci sono padri e mariti che riescono a fargliela togliere”.
Ingegnere informatico il padre del sindaco, che si chiama Lorenzo, parla di sè e del suo lavoro sottolineando la necessità di stanare l’evasione fiscale attraverso dei sistemi innovativi.
Emozionato? “Certo, per mio nipote che vi comanderà a tutti”.
Ed ecco che al bar arrivano anche Raggi con il figlio Matteo. “Eccoli, eccoli”, dice il padre mentre si avvicina ad abbracciare la figlia. Matteo chiede un gelato, così Raggi: “La carta nel cestino”.
Una calca di fotografici accerchia la famiglia, c’è anche il marito Andrea. “Basta foto, basta”, dice Matteo.
E la mamma-sindaco: “Ha bel caratterino…”. E il nonno: “Io ve l’ho detto”.
(da “Huffingtonpost“)
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