PATRIOTA? NO TRADITORE: IL COLONNELLO FILOMENI SPARA A ZERO SU VANNACCI
L’EX PRESIDENTE DEL “MONDO AL CONTRARIO” E BRACCIO DESTRO DEL GENERALE: “LA LEGA E’ UN PARTITO CAMPIONE DI TRASFORMISMI, BEN RAPPRESENTATO DA UN OPPORTUNISTA. VANNACCI HA TRADITO 500.000 ELETTORI, NON ERA QUESTO IL PROGETTO”… ILTESTO DELLA DICHIARAZIONE DI FILOMENI
È ufficiale: Vannacci è un leghista con tanto di tessera! È un colpo basso e la notizia non dovrei commentarla “a caldo” perché potrei dire cose spiacevoli di cui pentirmene. Ma in realtà per chi scrive non è “a caldo”, in quanto il disegno era già fin troppo chiaro, tant’è che un mese fa avevo deciso di rompere il sodalizio con il generale dimettendomi dalla presidenza dell’Associazione “Il Mondo al Contrario” che io stesso avevo fondato insieme ai Camerati Bruno e Gianluca. Decisione sofferta ma inevitabile. Io stesso avevo scelto di chiamarla “Il Mondo al Contrario”, in onore del suo libro divenuto best seller. Per quasi due anni ho difeso a spada tratta quello che era stato un mio camerata sotto le armi pensando che potessimo esserlo anche in politica. L’ho difeso pubblicamente a costo di querele e denunce (ed in effetti una è anche arrivata). Il Mondo al Contrario era un comitato culturale che voleva essere l’embrione di un nuovo partito, fuori dalla vecchia politica dei “maneggioni di mestiere”. Un anno fa il generale aveva accettato la candidatura da “INDIPENDENTE” nella lista Lega per le elezioni del parlamento europeo. Noi del Mondo al Contrario ci siamo subito trasformati nel suo comitato elettorale. Abbiamo fatto di tutto per fargli prendere più preferenze possibili in tutta Italia. Abbiamo convinto tanti italiani a dargli la preferenza scrivendo il suo cognome sulla scheda elettorale NONOSTANTE quel simbolo della Lega, necessario da fregare per avere valido il voto. Specificavamo a tutti che “INDIPENDENTE” non significava dentro la Lega e che costituiva una sorta di patto che il generale aveva preso con Salvini. Una stretta di mano che significava il classico do ut des: un salvagente per il Segretario di quel partito che navigava in acque fin troppo mosse, in cambio dell’ingresso in politica con una candidatura blindata su tutto il territorio nazionale. Insomma, qualcosa che conveniva ad entrambi. Io stesso, riluttante, ho messo la mia “Decima” su quella scheda elettorale augurandomi che fosse l’ultima volta in vita mia. La Lega, un partito campione dei trasformismi tra governi pentastellati
draghiani del green pass, ben rappresentato da un opportunista capace di indossare t-shirt “Padania is not Italy” o con il volto di Putin da sfoggiare davanti al Cremlino, per poi votare tutti i pacchetti di aiuti militari a Kiev nella guerra contro la Russia. È con questo partito che il generale vuole raddrizzare il mondo? Auguri! Mi dispiace per quel mezzo milione di italiani che gli avevano dato il voto. Italiani che adesso si sentiranno traditi perché non gliela avrebbero mai data quella preferenza se avesse detto che, di lì a poco, sarebbe entrato nella Lega. Questa è l’amara cruda verità. Penso anche al disorientamento di tanti nostri soci de “Il Mondo al Contrario” che ora hanno perso il loro riferimento perché non sono mai stati leghisti e neanche lo saranno. Adesso capiranno perché, un mese fa, io, Bruno e Gianluca, abbiamo abbandonato la creatura che avevamo fondato e portato avanti con tanta dedizione e sacrifici familiari per quasi due anni! Ma per noi che seguiamo gli ideali e non le persone, la tessera di quel partito non l’avremmo mai presa. A costo di rinunciare ad una sicura carriera politica. Ma ne andiamo fieri.
Fabio Filomeni
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