PD, L’EUROPA È PER VECCHI: RICONFERMATI TUTTI (O QUASI) GLI USCENTI
DA DOMENICI A SASSOLI, DA COZZOLINO A DE CASTRO E PITTELLA SI AGGIUNGONO GLI EX MINISTRI ZANONATO E KYENGE, L’EX IDV SONIA ALFANO E CRACOLICI, GIà€ INDAGATO PER I RIMBORSI IN SICILIA
Le liste del Pd per le europee sono debolissime. Molte riconferme e pochi nomi di peso. Un errore, sia dal punto di vista politico — dobbiamo prendere tantissimi voti — che dal punto di vista delle scelte: il Parlamento europeo è centrale”.
Nei giorni scorsi, nei capannelli di Montecitorio, tra i deputati democratici c’era chi ragionava così.
Il Pd è alle prese con la chiusura delle liste (in questi giorni i regionali stanno vagliando i nomi, mercoledì ci sarà la direzione per il via libera del partito con il visto di Matteo Renzi, il 16 la presentazione ufficiale).
Operazione non facile, tra problematiche locali, europarlamentari uscenti in cerca di riconferma, notabili illustri con pochissima voglia di mollare e difficoltà di trovare volti competenti e spendibili elettoralmente.
Tra governo, partito, lavoro in Parlamento, Renzi non ha più molte risorse da spendere.
E nella cosiddetta società civile non molti sono pronti a lasciare il loro lavoro per andare in Europa. Però, si ragiona al Nazareno, candidando lo stesso segretario si sarebbe potuto contare sull’effetto traino (ma lui non ha voluto neanche mettere il nome nel simbolo), altrimenti le singole persone non dovrebbero fare una grande differenza.
Una speranza, visto che in realtà alle europee ci sono le preferenze.
E il Pd di Renzi punta almeno al 32%, con sondaggi che lo danno al 35.
Il test è importante, le candidature sicure finora sono più nell’ordine del vecchio che del nuovo.
Il Lazio (circoscrizione Italia centrale) ricandida tutti gli uscenti, da David Sassoli, a Silvia Costa, a Roberto Gualtieri.
Tra le new entry uno storico maggiorente del Pd romano, Goffredo Bettini.
Anche la Toscana (Italia centrale) non si fa mancare la riconferma di Leonardo Domenici. Entrano due renziani di ferro, Nicola Danti, consigliere regionale, e amico del premier dai tempi degli scout e Annarita Bramerini, assessore regionale.
La Sicilia dovrebbe presentare Caterina Chinnici, magistrato, figlia del giudice Rocco Chinnici, già assessore della Giunta Lombardo, come capolista.
Oltre a vecchie conoscenze della politica siciliana, tra le quali Antonello Cracolici, ex capogruppo dell’Ars, indagato per le spese pazze della Regione.
Ieri Sonia Alfano ha reso nota la sua disponibilità a presentarsi, dopo che i vertici del Nazareno l’avevano cercata.
Un nome atipico per il Pd: è un europarlamentare uscente dell’Idv, in passato molto vicina a De Magistris, ma soprattutto a Grillo.
Ancora incerta la candidatura di Renato Soru in Sardegna.
Mentre per il sud il capolista sarà Michele Emiliano. Il sindaco di Bari si porta con sè Elena Gentile, assessore regionale alla Sanità .
Sarà ricandidato Gianni Pittella, con deroga al tetto dei tre mandati (è al quarto).
E anche Andrea Cozzolino, uomo forte di Bassolino. Mentre un altro uscente, l’ex ministro all’Agricoltura, Paolo De Castro, prodiano, va a fare il capolista nel Nord Est. Dove rimane il nodo irrisolto dell’Emilia Romagna.
Tra le candidature certe Cècile Kyenge e la civatiana Elli Schlein.
E Salvatore Caronna, dalemiano, europarlamentare uscente.
In questo schema era rimasto fuori il renziano Benedetto Zacchiroli, consigliere comunale di Bologna. Esclusione contro la quale si è scagliato il parlamentare emiliano renziano Matteo Richetti, addebitandola alla volontà di Caronna di blindare le sue preferenze.
Resa dei conti rimandata a domani. Polemica emblematica delle difficoltà dell’Emilia Romagna, roccaforte rossa, di gestire il passaggio all’era Renzi.
Anche in Veneto, rispunta un bersaniano di ferro come Flavio Zanonato.
Tra pesi e contrappesi resta fuori Alessandra Moretti.
Dolori anche al Nord Ovest, dove non è ancora stato scelto un capolista.
Al Nazareno avevano pensato a Simona Bonafè, nata a Varese, ma politicamente toscana. Un’ipotesi che sta tramontando, visto l’effetto- paracadutata.
Candidati Stefano Boeri, Mercedes Bresso e una vecchia gloria come Sergio Cofferati.
Wanda Marra
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