PENSIONI DI CITTADINANZA RINVIATE DI UN ANNO: DI MAIO E SALVINI VI HANNO PRESO PER I FONDELLI
NELLA BOZZA DI LEGGE SI PREVEDE L’ENTRATA IN VIGORE DELLA NORMA SOLO IL 1 GENNAIO 2020 (QUANDO IL GOVERNO SARA’ GIA’ IMPLOSO)
La Verità di Maurizio Belpietro oggi racconta che la pensione di cittadinanza, che secondo la viceministra senza deleghe all’Economia Laura Castelli avrebbe dovuto entrare in vigore il primo gennaio 2019, avrà via libera soltanto nel 2020, secondo un’ipotesi che era circolata già a metà dicembre ma che adesso, si racconta nell’articolo a firma di Claudio Antonelli, è diventata realtà .
Dalla bozza di legge che La Verità ha visionato emergono però diversi dettagli e due punti fermi. Il primo è il budget di spesa per il reddito di cittadinanza: da aprile a fine dicembre 2019 sono a bilancio 6,1 miliardi di euro.
L’altra certezza è che, nonostante le promesse di Di Maio, nell’anno appena iniziato nessuno riceverà la pensione di cittadinanza.
Per tale ammortizzatore si scivola al primo gennaio 2020, anno per il quale sono previsti come voce di spesa complessiva 7,7 miliardi di euro per poi attestarsi, dopo il 2021, intorno agli otto miliardi di euro.
La voce, va notato, è inscindibile perchè — qui sta il giochetto elettorale — a partire dal 2020 il reddito di cittadinanza e le pensioni di cittadinanza viaggeranno sempre come un unicum. Un solo budget e un solo calcolo.
(da “NextQuotidiano”)
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