PER IMPEDIRE LA FUGA DEI MILITARI RUSSI DA KIEV, PUTIN HA SCHIERATO FORMAZIONI PARAMILITARI CECENE
A COSA SI E’ RIDOTTO IL CRIMINALE: SI SERVE DI MERCENARI CONTRO I PROPRI MILITARI CHE NON VOGLIONO COMBATTERE
Tra le tante storie che fornisce la guerra, ce ne sono alcune che si ripetono e che contribuiscono a cementare un assioma consolidato: le guerre sono tutte uguali. Arrivano notizie di interi reparti di forze paramilitari cecene, i kadyroviti, che si trovano a Kiev, Irpin, Gostomel e Bucha, bloccando l’arretramento dell’esercito russo che, demoralizzato, sta cercando di scappare ed evitare lo scontro con i militari ucraini.
Già Adolf Hitler utilizzava il meccanismo dei ‘distaccamenti protettivi’, forze paramilitari utilizzate allo scopo di costringere i soldati a restare a combattere sul campo.
I kadyroviti sono gli ex membri delle unità paramilitari dell’ex presidente pro-Mosca della repubblica cecena Achmat Kadyrov (da qui, kadyroviti come ‘seguaci di Kadyrov), e attualmente governata da suo figlio, il presidente attuale Ramzan Kadyrov.
Sono pericolosi e disposti a tutto, come confermato anche dalle recenti notizie che arrivano su soldati russi che avrebbero provato a scappare, mentre quelli che sarebbero rientrati sarebbero stati uccisi. Questo è stato riportato dal The Telegraph che è riuscito ad avere le immagini dei prigionieri di guerra russi: “In Russia ci considerano già morti”.
Fedor Venislavsky, membro dei comitati di Verkhovna Rada per la Commissione nazionale sicurezza e difesa, ha informato dell’esistenza di queste forze paramilitari che bloccherebbero l’arretramento dell’esercito russo. Un segnale positivo, secondo Venislavsky, perché dimostrerebbe che “il nemico è forte, ma non è invincibile”.
Abbiamo informazioni sull’esistenza di questi distaccamenti di protezione, allo scopo di mantenere i soldati russi sul campo. Questi sono metodi di guerra utilizzati già da Stalin e da Hitler, metodi che oggi vengono ripetuti.
(da Fanpage)
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