PER LE REGIONALI IN TOSCANA SERVIRANNO IL PALLOTTOLIERE E LA BILANCIA: BISOGNA CONTARE E “PESARE” I VOTI, A DESTRA SI PUNTA A CONFERMMARE IL 40% MA GLI OCCHI SONO PUNTATI SU VANNACCI
GIORGIA MELONI, SALVINI E I LEGHISTI MODERATI VOGLIONO CAPIRE QUANTI VOTI INCASSERA’ L’EX PARA’ – LA DUCETTA PER CAPIRE SE VANNACCI LE SFILA VOTI A DESTRA; SALVINI PER RENDERSI CONTO SE IL MILITARE E’ LA CARTA GIUSTA PER NON SPROFONDARE… IL NOSTRO PENSIERO; VANNACCI NON CONTA UN CAZZO
L’asticella del centrodestra, in Toscana, è fissata sopra il 40%. La leghista Susanna Ceccardi, candidata governatrice nel 2020, arrivò al 40,5%. Alessandro Tomasi (FdI), nel 2017, riuscì nell’impresa di diventare sindaco di Pistoia. La candidatura di Tomasi, prodotto della «cantera» meloniana, nello scacchiere delle Regioni è stata sostenuta direttamente anche dalla premier, che ne apprezza il profilo pragmatico.
Giorgia Meloni si è spesa con forza per il «suo» candidato anche per provare a regolare i rapporti di forza interni. Perché anche il centrodestra deve fare i conti con la sua «mina vagante», che si chiama Roberto Vannacci. E anche in questo caso la sfida si gioca tutta sul secondo posto. Chi lo conquisterà: Forza Italia o la Lega?
Se il leader berlusconiano Antonio Tajani ha schierato una big come Deborah Bergamini, quello del Carroccio Matteo Salvini
ha sfoderato l’artiglieria pesante, mettendo in campo il generale. Vannacci, a cui sono stati conferiti «pieni poteri» per organizzare la campagna elettorale, ha deciso tutte le candidature e fatto tabula rasa di tutti i leghisti storici.
Una «vannaccizzazione» totale, che ha scatenato persino le ire di Susanna Ceccardi.
I consensi della Lega sono in calo: nel 2020 furono eletti in Toscana ben 8 consiglieri, mentre stavolta potrebbero essere appena 2 o addirittura 1. Ma la questione, dopo il boom degli azzurri in Calabria, è arrivare prima di Forza Italia. In Toscana la Lega spera di conquistare i voti di quegli elettori più radicali (stile AfD), che ad esempio ritengono troppo moderate le posizioni di Fratelli d’Italia.
(da Corriere della Sera)
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