PERCHE’ L’ATTENTATORE DI BRUXELLES HA PRESO DI MIRA DUE SVEDESI: IL CASO DEL CORANO BRUCIATO IN SVEZIA
I ROGHI DEL TESTO SACRO DELL’ISLAM… LE CONSEGUENZE DI QUANDO SI PERMETTE A CRIMINALI RAZZISTI DI AGIRE INDISTURBATI
L’attentato di Bruxelles, nel quale sono rimasti uccisi due svedesi, potrebbe essere legato ai roghi del Corano rogo avvenuti nei mesi scorsi. In uno dei video di rivendicazione emersi dopo i fatti di ieri, l’autore dell’attacco faceva riferimento proprio a questi fatti.
Un altro nodo è poi rappresentato dal verdetto della Corte Suprema di Stoccolma, che, nella scorsa primavera aveva annullato la decisione della polizia di vietare di bruciare il Corano in pubblico.
Ad aprile servizi segreti svedesi avevano annunciato l’arresto di cinque persone sospettate di preparare un «atto terroristico» in Svezia come rappresaglia per la copia del Corano data alle fiamme.
A gennaio un attivista della destra estremista, Rasmus Paludan, aveva bruciato una copia del Corano ad una manifestazione vicino all’ambasciata turca a Stoccolma, un gesto che aveva suscitato dure reazioni in tutto il mondo musulmano.
A giugno la polizia aveva autorizzato la richiesta di una manifestazione «sul Corano» davanti alla principale moschea di Stoccolma, strapiena di fedeli in occasione dell’inizio della festività musulmana di Eid al-Adha.
Fatti simili si sono verificati anche a Malmö, città della Svezia meridionale, dove da anni si presenta il problema convivenza tra etnie diverse che, in più occasioni, sono sfociate in disordini e violenze.
Le ultime a settembre, dopo l’ennesimo rogo del testo sacro dell’Islam.
(da agenzie)
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