QUANDO ELISABETTA FRANCHI VENIVA CELEBRATA DA GIORGIA MELONI AD ATREJU COME ESEMPIO DI “SUCCESSO ITALIANO”
A CONSEGNARE IL PREMIO ALLA STILISTA AL CENTRO DELLE POLEMICHE FU LA SANTANCHE’
Le frasi pronunciate dall’imprenditrice Elisabetta Franchi su donne e lavoro sono il mix perfetto tra un racconto di Dickens sull’Inghilterra dell’800 e un epigramma medievale.
Ma – e non è scontato dirlo – non si tratta di un’opinione isolata e marginale, purtroppo. Un certo mondo dell’imprenditoria italiana dimostra di avere ancora un atteggiamento padronale e paternalistico nei confronti dei dipendenti.
Questa visione trova sponde importanti anche nel mondo della politica e un esempio è proprio quello di Giorgia Meloni che nel 2021 ha celebrato la stilista bolognese ad Atreju, premiandola come “eccellenza italiana nel campo della moda”.
A consegnarle il riconoscimento è stata Daniela Santanché, una delle maggiorenti di Fratelli d’Italia e anch’essa imprenditrice: “E’ stato per me un grande orgoglio quando Giorgia Meloni mi ha chiamata per dare il premio ad Elisabetta Franchi. La sua è una storia bellissima da raccontare: si è fatta da sola, nasce da una famiglia non abituata al lusso e moda. Ha avuto forza, resilienza, coraggio, visione, che fanno per me di Elisabetta un mito come persona”, ha detto la senatrice di Fratelli d’Italia nel corso della premiazione.
Non è un episodio irrilevante, perché FdI secondo tutti i sondaggi sarebbe il partito che riscuote maggiori consensi nel Paese. Nel 2023 ci saranno le elezioni politiche e Giorgia Meloni potrebbe essere la leader del Centrodestra riunito e candidarsi quindi a governare l’Italia.
Una visione del mondo del lavoro come quella emersa dalle parole di Elisabetta Franchi non è compatibile con il modello di sviluppo economico che si è cercato di costruire negli anni, anche attraverso battaglie sindacali per il riconoscimento dei diritti dei lavoratori e delle donne.
Una presa di distanza netta e chiara dalle parole della stilista sarebbe quanto meno opportuna da parte della leader di FdI. Non c’è spazio su questi temi per distinguo di comodo e ambiguità.
(da agenzie)
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