“RAZZISTA, TRUFFATORE E IMBROGLIONE”: L’EX AVVOCATO DI TRUMP TESTIMONIA AL CONGRESSO USA
MICHAEL COHEN SVELA GLI AFFARI RUSSI DEL PRESIDENTE, L’USO DI WIKILEAKS, I PAGAMENTI ALLA PORNOSTAR PER TACITARLA
Donald Trump è un “razzista”, un “truffatore”, un “imbroglione”.
Sono alcuni degli attributi che l’ex avvocato personale e tuttofare del presidente, Michael Cohen, utilizzerà per definire il presidente degli Stati Uniti davanti alla Commissione investigativa della Camera.
Tre giorni di fila, a partire da oggi, con un’udienza a porte aperte. Michael Cohen accuserà Donald Trump per WikiLeaks, per i progetti con Mosca, per i pagamenti a Stormy Daniels.
Cohen, condannato a tre anni e in procinto di andare in carcere (il 6 maggio) per uso illecito di fondi elettorali, potrebbe raccontare anche storie personali dei suoi dieci anni al servizio di Trump.
Il New York Times ha anticipato il testo del discorso di apertura della testimonianza, da cui emerge che, secondo Cohen, Trump sapeva che un suo ex consulente, Roger Stone, avesse avuto contatti con WikiLeaks prima che quest’ultima diffondesse le mail della Convenzione Elettorale Democratica che rivelarono l’orientamento dell’organismo, sulla carta neutrale, a favore della campagna di Hillary Clinton e ai danni di Bernie Sanders.
Cohen testimonierà di essere stato a conoscenza di un progetto immobiliare in Russia che Donald Trump, al tempo candidato repubblicano alle presidenziali, stava portando avanti nonostante fosse già in campagna elettorale.
“Nelle conversazioni che avemmo durante la campagna, mentre ero occupato a negoziare con la Russia per suo conto, mi guardò negli occhi e mi disse che non c’era nessun affare in corso con la Russia e di andare a mentire al popolo americano ripetendo la stessa cosa”, è la versione di Cohen, “in questo modo, mi stava chiedendo di mentire. Trump non mi disse in modo esplicito di mentire al Congresso. Questo è il suo modo di operare”.
Altra accusa riguarda i rapporti con l’ex pornostar Stormy Daniels.
Cohen dirà che Trump gli ordinò di pagare 130 mila dollari alla donna per mettere a tacere la relazione sessuale subito dopo la nascita di Barron, l’unico figlio di Melania.
I documenti che Cohen consegnerà alla commissione comprendono un assegno che Trump firmò dopo essere divenuto presidente, per rimborsare Cohen della somma pagata all’attrice porno Stormy Daniels che sosteneva di avere avuto una relazione con Trump. Secondo Cohen, il denaro proveniva direttamente dal conto bancario dell’ex tycoon.
(da agenzie)
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