RECUPERO DELL’ACQUEDOTTO STORICO DI GENOVA: L’ITALIA DEI LAVORI AZIONA LE RUSPE
LA MITICA MANUELA OCCUPA DUE SEDIE (ASSESSORE IN PROVINCIA E PRESIDENTE DEL CIV ) … LA PASSERELLA NON LE PIACE … VUOLE “SFILARE” A SAN GOTTARDO…REPETTO “FRANA” SUL SOLITO CONFLITTO DI INTERESSI DELLA SUA BODY GUARD
Il mito Manuela Cappello ( come faremmo senza di lei…) ha colpito ancora: dopo aver cercato di vincere con le maniere forti il Congresso prov. dell’Italia dei Valori, facendo leva ( oltre che su tesserati virtuali) sul suo II dan di taekwondo e cercando di atterrare il suo avversario interno Francesco Scidone ( assessore alla sicurezza del Comune di Genova), non ha resistito alla tentazione di interessarsi anche del recupero e riqualificazione dell’acquedotto storico di Genova. E per non passare inosservata, lo ha fatto in duplice e incompatibile veste di assessore prov. e di presidente del Centro Integrato di via (CIV) di San Gottardo, occupando così due sedie (d’altronde è abituata, visto che mantiene anche la carica di cons. comunale di Genova, oltre a quella di assessore in Provincia).
E’ storia di pochi giorni fa…riunione della Giunta prov. del 5 febbraio, ore 9,30, oggetto “informativa di Giunta: recupero e riqualificazione dell’acquedotto storico”, Cappello presente. Si fa riferimento al protocollo di intesa per il restauro dell’acquedotto, firmato con il Comune il 27-10-2006 che costituisce “una sintesi degli obiettivi che i due Enti hanno fissato al fine di salvaguardare un’emergenza architettonica che riveste notevole importanza dal punto di vista storico, artistico, ambientale, paesistico che creerebbe un notevole richiamo turistico-culturale con ricadute anche economiche sul territorio”. Si legge altresì nel documento a ns. mani che “uno stimolo fondamentale al progetto è stato dato dalle associazioni tutela acquedotto storico che raggruppa diverse associazioni presenti sul territorio”…
Fin qui nulla di strano direte…segue elenco di 12 associazioni tra cui… toh caso strano…il CIV di San Gottardo, di cui è presidente la Manuela Cappello … beh magari non si muovono quattrini penserete…sbagliate: la Provincia, tra le altre cose, ha concesso un contributo di 12.000 eurini al municipio IV per la realizzazione della passerella di collegamento con il ponte Sifone sul Geirato in località Ca’ de Rissi ( in concorso colla Regione che ha elargito 38.000 euro, per un totale di 50.000).
In un allegato, tra gli interventi realizzati dalla Provincia si legge ” riqualificazione del ponte Sifone”, penserete ” bene, hanno fatto la passerella”…sbagliato. La passerella non è mai stata fatta e i soldi sono bloccati. Versione ufficiale del Municipio: c’è stata una frana e si sta ridiscutendo il problema…ma che strano…ci informiamo meglio e si scopre che la frana non c’è mai stata, semplicemente oltre le arcate, sulla strada dell’acquedotto si sono notate ( ci voleva poco anche prima) delle pietre sconnesse che vanno ristabilizzate.
Nulla a che vedere con la passerella, che avrebbe potuto essere fatta lo stesso. E allora trapela la notizia ( confermata da alcuni membri delle12 associazioni che collaborano al progetto, tra cui il CIV San Gottardo della Manuela) che si è scatenata una lotta tra chi vorrebbe che la passerella fosse finalmente fatta e “pressioni” della Cappello che vorrebbe che i fondi cambiassero destinazione, indirizzandosi verso un tratto dell’acquedotto a San Gottardo, suo mini feudo elettorale ( coi pochi voti che ha preso chiamarlo feudo sarebbe troppo).
Un’altra persona si sarebbe dimessa perlomeno da presidente del CIV di San Gottardo( anche perchè non ha più alcuna attività commerciale in zona) un’altra sarebbe almeno uscita per correttezza dalla riunione di Giunta che riguardava lei in duplice veste, certamente nessun amministratore serio avrebbe mai cercato di “sfilare” il contributo per la passerella da una zona ad un’altra per interesse clientelare. E pensare che le associazioni sono tutte schierate a sinistra, coordinatrice è la moglie di uno storico esponente di Rifondazione comunista, Giordano Bruschi…
Un intervento, quello della Cappello, “a gamba tesa”, favorito da chi, da un lato del tavolo può avanzare una proposta e poi, sedendosi dall’altro, può favorire una decisione piuttosto che un’altra…solo il presidente Repetto non vede il conflitto di interessi latente da mesi e manifestatosi in questo caso in maniera fragorosa…ma lui “non vede, non sente, non parla”, come le tre scimmiette. “E’ tutto regolare” ama ripetere…tante cose sembravano tali, prima che un Di Pietro indagasse a fondo, caro Presidente…ne faccia tesoro… anche perchè l’art 7 della bozza del nuovo Protocollo di Intesa che ha predisposto parla chiaro…la Provincia si sta assumendo altri oneri ( azioni di promozione, indirizzo, monitoraggio, realizzazione di progetti “concordati”, predisposizione di finanziamenti, azioni amministrative) in relazione all’acquedotto storico…altri Enti hanno già stanziato quasi due milioni di euro in totale…
La Provincia restaurerà solo il tratto di acquedotto di San Gottardo, forse? Nel caso suggerirei di trovare adeguata collocazione in un anfratto di roccia a una statua della ma-donnina Manuela …potrebbe diventare meta turistica di fedeli in devozione…magari potrebbe anche lacrimare…sa quanti pullman da tutta Italia intaserebbero San Gottardo? Sarebbe un boom turistico pazzesco e lei Presidente avrebbe sì tollerato un conflitto di interesse, ma sarebbe sempre ricordato come colui che ha visto piangere la ma-donna Manuela…potrà anche raccontarlo a Porta a Porta con la devozione del caso…
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