DOVE TROVARE I SOLDI PER AUMENTARE LE PENSIONI E AIUTARE LE FASCE DEBOLI
DENUNCIA DELLA CORTE DEI CONTI: SPERPERI E CORRUZIONE SOTTRAGGONO ALLO STATO 92 MILIONI DI EURO L’ANNO
Quando si parla di provvedimenti “sociali”, indirizzati ad aiutare le fasce più esposte all’aumento incontrollato dei prezzi ( pensionati, famiglie a monoreddito, nuclei familiari con più figli, disoccupati, precari in attesa di “stabilizzazione”, giovani in cerca di prima casa), l’obiezione della burocrazia statale spesso si riassume nella osservazione “Dove troviamo la copertura finanziaria ?”……. e tutto viene rinviato al prossimo “tesoretto”. Poi finisce che, come col Governo Prodi, tali maggiore entrate siano destinate a coprire i “buchi” del disavanzo statale in tema di debito pubblico o per foraggiare clientele elettorali. La favola del recupero della evasione fiscale cozza contro i dati reali e non figurativi: non si può mettere a bilancio ad es. l’aver “recuperato” 100 euro di “evasione” se poi dall’evasore recuperi a malapena 1,5 euro ( questa è la realtà delle cifre reali). Un conto è accertare, un altro incassare. Fa il paio con le multe per i “portoghesi” su treni, autobus e metro: a un passeggero sprovvisto di biglietto viene contestata l’infrazione, gli si chiede (se va bene ) un documento, quello risponde di non averlo (extracomunitario o italiano che sia), allora si compila il modulo con i dati del “sedicente” abusivo che snocciola nome e cognome, indirizzo e residenza fittizi. Il controllore ha fatto il suo dovere, torna in autorimessa col blocchetto pieno di ammende, ma l’azienda tramviaria non beccherà mai un euro perchè la contravvenzione arriverà a un indirizzo sconosciuto. Di fronte a un cittadino sprovvisto di documento, la legge imporrebbe il riconoscimento, con accompagnamento in Questura e identificazione reale. Ma chi si prende la briga di andare a cercare rogne? Nessuno, e così le entrate diventano aleatorie.
Torniamo alla “copertura finanaziaria” per interventi alle fasce deboli…una risposta l’ha data indirettamente la cerimonia di apertura dell’anno giudiziario presso la Corte dei Conti a Roma. Il presidente Tullio Lazzaro e il procuratore capo Furio Pasqualucci hanno usato parole forti e chiari, presentanto le cifre della loro attività : ” Nei lavori e nelle forniture degli Enti pubblici e nel sistema sanitario c’è un quadro di corruzione ampiamente diffuso. Nel 2007 sono state emesse 1.905 sentenze di condanna in primo grado dalle sezioni regionali per un importo superiore ai 92 milioni di euro e l’11,4 per cento ha riguardato tangenti e concussione. Dal 2001 al 2007 il danno erariale complessivamente accertato ha toccato la quota di 580 milioni di euro”.
Secondo la relazione della Corte dei Conti ” in particolare le tangenti hanno riguardato le procedure contrattuali, i trattamenti preferenziali negli appalti, la collusione con le ditte fornitrici, l’illecita aggiudicazione, l’irregolare esecuzione di opere pubbliche”.
Secondo i magistrati, i soldi versati dalle imprese ai funzionari pubblici vengono reperiti attraverso fittizie fatturazioni e false attestazioni, che consentono di creare fondi da mettere direttamente nelle bustarelle.
Il presidente Lazzaro ha posto l’accento “sugli sprechi generati dal carrozzone della burocrazia, troppe le piaghe: dal dilagare dei contratti a termine all’aumento delle posizioni dirigenziali nella Pubblica Amminsitrazione, all’eccessivo ricorso a consulenze esterne, senza riuscire neanche più a controllarle, fino alle spese inutili per la gestione degli enti disciolti e alla scarsa cartolarizzazione degli immobili pubblici”.
Si pensi che nel solo 2007 ( dati Ragioneria generale) lo Stato centrale ha pagato complessivamente 398 milioni per consulenze, 809 milioni per prestazioni professionali, 77,9 milioni per attività promozionali. Nel 2008 il solo Ministero degli Esteri spenderà 87,8 milioni in più per le retribuzioni dei propri dipendenti, passando da 356 milioni del 2007 alla pazzesca cifra di 443 milioni ( + 24,6%). Il presidente della Corte dei Conti ha concluso che ” l’organizzazione della Repubblica vive un momento di diffuso malessere e incertezza”…
Il futuro Governo di centrodestra dovrà dimostrare la “volontà politica” di dare un giro di vite a un andazzo endemico e trasversale nella politica italiana, a cominciare dalla scelta del personale politico che si dovrà avvicinare alla “cosa pubblica” con una morigeratezza e un senso dello Stato che appare ormai scomparso.
Senza valori non si va da nessuna parte: questi valori (e non poltrone) deve saper “occupare” e “recuperare” il centrodestra per dare una svolta reale al nostro Paese e riuscire a rispondere al desiderio di “sopravvivenza” delle famiglie in difficoltà .
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