INFLAZIONE MAI COSI ALTA DAL 2001: + 2,9%
SIAMO ALLA FARSA …LE STESSE ARANCE PUGLIESI COSTANO PIU’ A BARI (1,50 EURO AL KG) CHE A BERLINO ( EURO 1,20 AL KG): NESSUNO CONTROLLA I PREZZI…
Ci sono notizie che lasciano allibiti e non si può dire che il lettore italiano non sia abituato ormai a tutto. Quanto denunciato dal Corriere del Mezzogiorno e oggetto ora di indagine da parte della Procura di Bari che ha aperto una inchiesta, pare quasi incredibile. Il quotidiano ha fatto un’approfondita indagine, seguendo la merce fino sui banchi dei supermercati tedeschi, e ha appurato che diversi prodotti tipici pugliesi ( clementine, arance, insalata ad es. ) sono più a buon prezzo sui mercati tedeschi che sottocasa, nei supermarket di Bari o Taranto.
Un prodotto tipico delle campagne pugliesi, le clementine, costa 1,50 euro al kg al pubblico nei supermercato locali contro 1,20 euro che bisogna pagare nella catena Kaiser Tengelmann di Berlino. Stessa cosa per le arance, vendute nelle bancarelle dei mercati di Bari a 1,40/1,50 euro al kg e sempre 1,20 euro in Germania. Per non parlare di una semplicissima insalata che in Puglia viene venduta a 1,80 euro al kg, mentre a Berlino costa 1,29 euro al kg… La situazione paradossole viene confermata dal direttore della Coldiretti pugliese, Antonio De Concilio, che sostiene che non si tratta di un fenomeno isolato, in quanto “situazioni analoghe sono state riscontrate persino prendendo come paragone una città cara come Londra”.
Secondo De Concilio, il motivo è relativo ai vari passaggi della merce, prima di approdare sui banchi di mercati e supermercati: “Quanto viene venduto in Germania arriva direttamente nei punti vendita, in Italia invece passa dalle piattaforme di distribuzione e questo avviene anche per i prodotti tipici”. Il risultato sono prezzi alle stelle e consumatori impegnati in una frenetica caccia al risparmio o che rinunciano a mettere qualcosa nel carrello. Proprio da un recente studio della locale Coldiretti è emerso che 3 famiglie su 5 hanno cambiato abitudini alimentari, una decisione che per molti è stata una scelta obbligata. Ora la magistratura di Bari ha aperto un fascicolo ipotizzando i reati di rialzo fraudolento dei prezzi sul pubblico mercato e manovre speculative sulle merci, facendo scattare verifiche a tappeto in decine di supermercati locali.
Ma come è giustificabile che trasferire la merce in Germania costi meno che consegnarla a 30 o 50 km di distanza, se non nella stessa città ? Quanti passaggi fa la merce per arrivare a questi prezzi stratosferici? Perchè il supermercato italiano non usufruisce degli stessi prezzi all’ingrosso del cliente berlinese? Deve forse “passare” per forza in determinati ingranaggi ? Troppo facile chiudere la stalla quando i buoi sono scappati, anche se è meritoria l’azione della magistratura, ma ci chiediamo: dov’era lo Stato fino ad ora? Che faceva il rifondarolo presidente della Regione Puglia Vendola, dormiva invece di proteggere la povera gente pugliese che stenta ad arrivare alla fine del mese? E’ questa la tutela dei lavoratori della Sinistra antagonista? E il centrodestra che si svegli, impari a denunciare prima dei giornali certe squallide operazioni speculative, non ce ne frega nulla per chi votano questi soggetti, il loro posto è in galera.
Rendiamoci conto che l’inflazione a gennaio ha toccato il 2,9%, record negativo dal 2001, record in confronto alla media europea, punte massime per il pane ( + 12.5%), riscaldamento ( + 16%). , pasta (10%), latte (+8,5%), treno (+ 6,9%), gasolio per auto ( + 15,8%)…Quando il prezzo del petrolio aumenta la benzina sale a dismisura, quando diminuisce mai che diminuisca il prezzo al consumo…che strana economia, vero? Beh, il futuro Governo di centrodestra dovrà dimostrare di non guardare in faccia nessuno se vorrà mantenere il consenso elettorale che gli Italiani gli daranno tra un paio di mesi…il banco di prova non sarà certo la riforma elettorale, ma dare una risposta adeguata a chi chiede di vivere con dignità la propria esistenza…il resto sono solo chiacchiere.
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