REGIONE LAZIO: APERTA UN’INCHIESTA SUI FONDI GESTITI DAL GRUPPO PDL
IN PROCURA IL RAPPORTO DI BANKITALIA SUI MOVIMENTI E BONIFICI MILIONARI
Sul mistero di quei bonifici, adesso, farà luce la procura.
E non perchè gli esponenti del Pdl alla Pisana, nel mezzo di una guerra fratricida, abbiano presentato un esposto ai pm accusando l’ex capogruppo Franco Fiorito di avere trascorso vacanze da sogno con i soldi del partito o avere spostato denaro Oltralpe.
Il fascicolo aperto dal procuratore Giuseppe Pignatone e dall’aggiunto nello Rossi, responsabile del pool di sostituti che si occupa di reati economici e finanziari, al momento, contiene solo la lunga e dettagliata relazione dell’Uif di Bankitalia, consegnata direttamente in procura dal direttore dell’ufficio, Giovanni Castaldi. Perchè l’unità di informazione finanziaria di Palazzo Koch, attenta alle movimentazioni in odor di riciclaggio, si era già accorta dei bonifici e dei trasferimenti di denaro all’esterodaq quel conto.
Somme consistenti che avevano acceso i sospetti degli 007.
Così erano stati chiesti chiarimenti alla filiale Unicredit presso la quale era aperto il deposito del Pdl.
Le movimentazioni finite sotto inchiesta riguardano gli ultimi due anni.
E i chiarimenti chiesti a Unicredit, adesso, sono arrivati e la relazione è finita a piazzale Clodio.
Un fascicolo ancora senza indagati e ipotesi di reato.
Ma ieri, in procura, è arrivato direttamente Castaldi, il direttore dell’Uif a consegnare la relazione. Ha incontrato i pm.
L’indagine adesso sarà delegata al nucleo di polizia valutaria della Guardia di Finanza che non avrebbe ancora ricevuto un incarico formale, ma sarà chiamata a seguire quel flusso di denaro e stabilire dove sia finito e se le operazioni fossero legittime o ci sia un profilo penalmente rilevante.
Riciclaggio o evasione fiscale.
Almeno finchè dal Pdl non arrivi una denuncia.
Le informazioni fornite da Unicredit, su due anni e mezzo di gestione dei conti Pdl, riguardano bonifici su altre filiali bancarie.
Su conti italiani, come un’agenzia di Anagni. O su conti esteri: cinque banche spagnole.
La movimentazione complessiva, secondo alcune indiscrezioni, sarebbe di di centinaia di migliaia di euro.
Ma sono soprattutto due bonifici, per una somma complessiva di circa un milione e mezo di euro ad avere acceso l’attenzione degli 007 di Palazzo Koch.
Poi i pagamenti in favore di una società proprietaria di alcuni resort in Sardegna. A Porto Cervo.
E altri due bonifici sono finiti all’esame di Bankitalia: uno da diecimila euro, l’altro da 19 mila, che hanno causale «soggiorno dell’onorevole Fiorito».
E da Unicredit sarebbero arrivati chiarimenti anche su una decina di carte di credito prepagate.
Con addebiti sullo stesso conto.
Infine i pagamenti ai concessionari, per una Bmw e una Smart, acquistate coi soldi del gruppo: una pagata a rate, l’altra in un’unica soluzione.
Valentina Errante
(da “Il Messaggero“)
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