RENZI AMPLIA LO STAFF: DA FIRENZE ARRIVA ANCHE IL “TUTTOFARE” NICODEMO
LA SEGRETERIA AL COMPLETO COSTERA’ 1,3 MILIONI DI EURO
Dal segretario particolare Franco Bellacci, una specie di «sono Wolf, risolvo problemi» mutuato dal personaggio del film Pulp Fiction , al «risponditore» Pilade Cantini, già dipendente di Palazzo Vecchio, che gestirà la corrispondenza con le migliaia di cittadini che scrivono al premier.
Sono due delle ultime sette assunzioni che completano la segreteria di Matteo Renzi, che con quest’ultima tranche di fedelissimi conta di far viaggiare a dovere la sua «macchina» sei mesi dopo essere arrivato a Palazzo Chigi.
Quasi tutti fiorentini e di fiducia, anche per chiudere gli spifferi nei corridoi, dove le informazioni corrono troppo ogni volta che qualche compito delicato viene delegato a qualcuno fuori dal cerchio più stretto.
A regime, la segreteria al completo costerà circa 1,3 milioni l’anno, 2-300 mila euro in meno rispetto a quella di Enrico Letta.
Il decreto con le ultime assunzioni a tempo determinato è alla firma del presidente, che ha formalizzato anche la collaborazione con il governo di 15 consiglieri giuridico-economici (tra cui anche l’ex assessore alla Cultura di Palazzo Vecchio, Giuliano da Empoli), tutti consulenti, a differenza della segreteria, a titolo gratuito che percepiranno solo rimborsi spese.
Da Palazzo Vecchio arriverà nei prossimi giorni Franco Bellacci, detto «Franchino», uno dei pochi abituato all’attivismo del premier e pronto a risolvere i suoi piccoli-grandi problemi pratici: dal computer che si blocca all’alba alle slide da preparare a notte fonda.
C’è un segreto per riuscire a sopportare i ritmi di Renzi? «Tanta voglia di lavorare e altrettanto sacrificio. Poi è chiaro: bisogna fare rinunce, ma le soddisfazioni non sono mai mancate – raccontò Bellacci al Corriere Fiorentino –. Semmai il vero segreto è che ci vuole l’umiltà di affrontare con la stessa attenzione i problemi semplici e quelli complessi. E poi, per stare dietro a Matteo ci vuole il fisico: io, ad esempio, ho dovuto perdere 20 chili».
A Roma si trasferirà anche Pilade Cantini, che prima di arrivare a Palazzo Vecchio era stato assessore in un Comune del Pisano per Rifondazione Comunista.
Un curriculum politico opposto a quello del moderato Renzi, che di Cantini apprezza le capacità letterarie, tanto da chiamarlo per rispondere alle migliaia di mail che ogni giorno arrivano a matteo@governo.it.
Il decreto prevede anche l’assunzione di Elena Ulivieri, moglie di Cantini.
A capo della segreteria tecnica arriverà a Palazzo Chigi Giovanni Palumbo, già dirigente a chiamata del Comune di Firenze.
Dal Pd si sposterà invece Francesco Nicodemo, che lascerà il suo posto al Nazareno pochi giorni prima che Renzi nomini la nuova segreteria.
Nicodemo, napoletano, laureato in Lettere ed esperto di social network e social media, gestirà la comunicazione del governo via Facebook, Twitter e altre piattaforme di dibattito virtuale.
Infine, anche se al di fuori dalle nomine di questo decreto, il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi avrà un portavoce ufficiale: Luca Di Bonaventura, ex giornalista dell’Ansa, che finora aveva seguito il sottosegretario Luca Lotti, braccio destro del premier.
Claudio Bozza
(da “il Corriere della Sera“)
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