RICCIARDI: “SERVONO LOCKDOWN MIRATI, IL TRACCIAMENTO NON BASTA”
“ASSOLUTA NECESSITA’ DI CHIUDERE ALCUNE ZONA A RISCHIO A NAPOLI, MILANO E ROMA”
“Un’epidemia si combatte con i comportamenti delle persone e con il tracciamento, ma quando vai oltre 10.000-11.000 casi e non riesci più a tracciare e allora devi contenere. In certe situazioni ormai il contenimento necessario è tale che deve essere fatto un lockdown, mirato ma deve essere fatto”.
A dirlo è Walter Ricciardi, ordinario di Igiene all’Università Cattolica del sacro Cuore di Roma e consulente del ministro della Salute, commentando il nuovo dpcm e la situazione attuale durante la trasmissione Agorà su Rai3.
Chiusure mirate, quindi, dove la situazione è già complessa in modo tale che non diventi ingestibile. “Io non parlerei di Lombardia, ma per esempio di Milano.
Non parlerei di Campania, ma parlerei di Napoli e di alcune aree metropolitane, comincerei a preoccuparmi per Roma. Sicuramente il Piemonte è un’altra area. Io farei degli interventi mirati rafforzando le decisioni” nazionali “ma purtroppo in questa fase chiudendo alcune attività in maniera chirurgica”. Misure che devono essere prese “per il bene del Paese è assolutamente necessario farlo ora. Io non aspettarei Natale”.
Poi, da Ricciardi arriva un’ulteriore conferma di come il trasporto pubblico debba essere il primo nodo da risolvere.
Abbiamo sempre detto che su bus e metro la capienza non doveva andare oltre il 50%, e invece poi si è derogato all′80 ma a bordo è uno dei momenti in cui si è più a contatto e anche l’uso della mascherina protegge gli altri ma non se stessi. E’ un momento tipico di contagio”, conclude.
(da agenzie)
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