RIECCO, C’E’ MARINO: “NOI MOLTO MEGLIO DELLA GIUNTA RAGGI”
PARTE LA CAMPAGNA DELL’EX SINDACO, CENA COI FEDELISSIMI E POI IL TOUR
Ignazio Marino si gode il suo momento di celebrità , per quanto postuma, e snocciola i nomi di chi lo chiama per complimentarsi.
E tra questi ce n’è uno pesante, decisamente sorprendente visto il ruolo che ricopre: Giovanni Legnini, compagno di Pd ma soprattutto attuale vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura.
In tempi di polemiche durissime tra politica e magistratura, è un segnale significativo. Come lo è l’intervento del ministro della Giustizia Orlando che, parlando al congresso nazionale forense a Rimini, spiega: «Spesso la giustizia è usata per la lotta politica».
Parte il suo tour
Intanto Marino è pronto a partire per un suo tour in Italia, che comincia la prossima settimana a Cuneo. L’occasione è il (ri)lancio del suo libro «Un marziano a Roma». Ma l’ex sindaco della Capitale non si farà mancare l’occasione per affondi politici, a cominciare dal referendum.
Questione che gli sta molto a cuore e lo mette in totale sintonia con la sinistra del partito. Del resto, spiega: «Sono stato un orgoglioso fondatore del Pd, sono stato candidato alla segreteria e mi ha fatto piacere che tanti uomini di sinistra del partito mi abbiano chiamato. Questa giornata è stato un modo per restituirmi onorabilità e riparare una ferita umana profondissima. Anche se resta quella, mortale, alla democrazia».
Le offerte della politica
Chiamate che fanno pensare a più di uno a un suo prossimo ritorno in politica, nonostante l’asserita volontà di restare un anno lontano dai riflettori.
Gira voce, in Liguria, che gli stiano arrivando offerte per candidarsi come sindaco di Genova. Lui smentisce, ma lieto: «Mi fa sorridere, è chiaro che mi fa piacere per l’affetto che ho per Genova, ma in questo momento nel mio radar non c’è l’idea di tornare a svolgere il ruolo di sindaco, nè a Genova nè altrove».
Su Roma in realtà , risponde più guardingo e generico: «A Roma c’è un sindaco al lavoro».
Il confronto con la giunta Raggi
Non proprio di suo gradimento: «Noi con la nostra giunta in dieci giorni abbiamo fatto quello che loro stanno provando a completare nei primi 150. In 100 giorni abbiamo pedonalizzato i Fori, chiuso Malagrotta, cambiato i vertici delle principali aziende e cancellato 120 nuovi permessi edilizi».
E loro? «Loro hanno fatto molte nomine. Con stipendi significativi».
E cose sgradite, come «il tentativo di riaprire al traffico il parco archeologico più grande d’Italia: abbiamo raccolto decine di migliaia di firme per far fare retromarcia alla giunta Raggi».
La cena con i «Marziani»
L’attivismo di Marino insospettisce chi pensa a un suo imminente ritorno. Sabato sera l’ex sindaco ha riunito i fedelissimi a cena a Villa Torlonia.
Un incontro chiesto dai «marziani» dell’associazione «Parte civile» alla quale ha partecipato buona parte della sua ex giunta.
Il segnale di un impegno in vista del prossimo congresso del Pd romano, a febbraio? Lui smentisce, ma si vedrà . Sul referendum, invece, ha le idee chiarissime: «Il Senato va completamente abolito. La riforma mantiene un sistema bicamerale à la carte. Questa riforma non è comprensibile ».
Nel suo tour parlerà anche di sanità : «Me ne occupo da quando ho 19 anni. Sono preoccupato per lo stato di abbandono in cui versa la sanità laziale. Medici, infermieri e tecnici non hanno quasi più gli strumenti nel pubblico per garantire non solo le cure ma anche la dignità delle persone».
Alessandro Trocino
(da “il Corriere della Sera”)
Leave a Reply