ROBERTA LOMBARDI: “LANZALONE CE LO HANNO PORTATO I CAPI DEL M5S”
L’ACCUSA A DI MAIO, BONAFEDE E FRACCARO
Roberta Lombardi, candidata presidente e capogruppo M5S nel Lazio, si difende in una intervista a Repubblica sulla vicenda dello stadio della Roma: “Non ho mai chiesto e nemmeno ottenuto ‘a mia insaputa’ favori dal costruttore Parnasi”.
E attacca: “A portare Lanzalone a Roma è stato il gruppo che si occupava degli enti locali”.
Quindi Luigi Di Maio, Alfonso Bonafede e Riccardo Fraccaro.
“Sono rimasta esterrefatta dalla notizia sia dell’arresto che dell’indagine su Ferrara (capogruppo M5S a Roma, ndr). Mai avrei pensato che degli episodi del genere potessero riguardare il mio Movimento. La differenza tra noi e gli altri dev’essere nella reazione. Mi auguro che la magistratura faccia celermente le sue indagini per la verità giudiziaria e che i 5 stelle individuino le responsabilità politiche e si faccia ammenda”, “Lanzalone è entrato in contatto con il gruppo che gestiva gli enti locali, da Livorno, dove ha lavorato bene per il risanamento dell’Aamps, fino a Roma, dove dopo il caso Marra fu messo a controllare tutto quello che Raggi aveva firmato nei mesi in cui lo aveva avuto come braccio destro”.
E parla del suo scontro con l’avocato genovese sullo stadio della Roma: “Insisteva dicendo che il progetto della giunta Marino, irricevibile perchè puramente speculativo, non poteva essere revocato senza pagare grosse penali. Insieme ad alcuni consiglieri regionali chiesi un parere pro veritate a un importante studio legale e lo fermai. Sa cosa diceva di me? Meno male che non è diventata presidente, non sa fare politica. Sono fiera di non saper fare il suo genere di politica. Per quello scontro ricevetti molti attacchi interni e due ps sul blog”.
(da agenzie)
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