“SALARIO MINIMO SUBITO”: PARTE LA RACCOLTA FIRME ONLINE DELLE OPPOSIZIONI
SCHLEIN: “BASTA PERDERE TEMPO”
Ha avuto il via la raccolta firme organizzata dalle opposizioni, “Salario minimo subito”. Dopo meno di due ore dal lancio, il sito è andato temporaneamente in tilt per il grande numero di accessi.
Elly Schlein è tornata sul tema in un’intervista a Repubblica, dove ha sottolineato che chiedendo l’intervento di Renato Brunetta (presidente del Cnel) “stanno solo prendendo tempo, perché non hanno né risposte alla nostra proposta di legge, né proposte loro da avanzare”.
E ha tracciato la linea da non superare le trattative: “Due capisaldi. Il primo: rafforzare i contratti collettivi, facendo valere per tutti i lavoratori e le lavoratrici di un settore la retribuzione del contratto firmato dalle organizzazioni più rappresentative. Il secondo: la necessità di fissare una soglia legale, 9 euro l’ora, sotto la quale nemmeno la contrattazione collettiva può scendere”.
Pochi minuti prima del lancio della campagna, anche il deputato dem Arturo Scotto, capogruppo in commissione Lavoro, aveva diffuso una nota sul salario minimo: “Meloni non faccia perdere tempo al Paese, non può permetterselo lei e non possiamo permettercelo noi. Ci vuole serietà politica, non solo cortesia istituzionale”.
Via alla campagna di raccolta firme “Salario minimo subito”
In attesa che il Cnel elabori una sua proposta, comunque, l’opposizione prosegue con la strada della raccolta firme. Alle feste di partito, ma anche online: “Partiamo con una raccolta firme, anche nelle feste dell’Unità”, ha detto Schlein.
Il sito è stato lanciato questa mattina dai profili social dei partiti coinvolti. La campagna si chiama “Salario minimo subito”, e il sito riporta la petizione delle opposizioni.
Oltre a un link per il testo della legge, si trova la risposta ad alcune domande frequenti sul tema del salario minimo e sui dettagli tecnici della proposta. Sui social, Elly Schlein ha lanciato lo slogan “Mettici la firma”, mentre Azione ha invitato a “invertire la rotta” per “garantire a cittadini che lavorano rispetto e dignità” e Sinistra italiana ha chiesto di firmare “a supporto di una retribuzione giusta”.
L’obiettivo non ufficiale, ma fatto trapelare dal Movimento 5 stelle nei giorni scorsi, sarebbe di raggiungere un milione di sottoscrizioni. Con una quantità importante di consensi si potrebbe “rendere più difficile per la premier accantonare il problema del salario minimo con diversivi”, ha detto Cecilia Guerra.
Le modalità di firma, che non richiedono l’accesso con identità digitale o pagamenti – trattandosi di una petizione e non, ad esempio, della raccolta firme per presentare un referendum – potrebbero contribuire ad aumentare i numeri.
Da una parte si procederà online, quindi, e dall’altra sul territorio. Il Pd ha già fatto sapere che ci saranno banchetti alle feste dell’Unità, mentre il Movimento 5 stelle ha da poco inaugurato 90 nuove sezioni territoriali che saranno subito messe al lavoro. Per arrivare a settembre, quando riapriranno le porte del Parlamento, e poi a ottobre quando arriverà la fatidica proposta del Cnel, con un forte appoggio al testo originale della proposta. Ed evitare che, con rilanci continui ad altre priorità, il governo eviti il confronto sul tema del salario minimo a 9 euro l’ora.
(da FaNpage)
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