I DIVERSAMENTE AGIATI VANNO IN ALBANIA PERCHÉ DA NOI È TUTTO UN TWIGA
OGNI ESTATE, CI RACCONTIAMO LA FAVOLA CHE ‘IL TURISMO È IL PETROLIO ITALIANO’, POI I DATI NON SONO COSÌ CONFORTANTI: PREZZI ALLE STELLE, AEROPORTI IN FIAMME, EXTRAPROFITTI DEI BALNEARI, INFRASTRUTTURE CARENTI, ORDE DEL MORDI E FUGGI, DISSERVIZI, FERRAGOSTO SENZA SOLD OUT
L’Albania sta registrando un boom di turisti italiani. Ora siamo diventati noi i profughi del turismo.
Su Instagram ci piace far saper agli amici, intruppati e incazzati a Rimini o a Varigotti, che prendiamo il sole su spiagge albanesi incontaminate: il brivido dell’esotico ma a prezzi abbordabili
Siamo ombre che vogliono abbronzarsi chiedendo lo sconto. Un tempo era il turista che selezionava un posto, adesso è il posto che seleziona i turisti.
Infatti, come ogni estate, ci raccontiamo la favola che «il turismo è il petrolio italiano», secondo il verbo di Flavio Briatore, il teorico dell’economia fondata sul turismo di lusso.
Poi i dati non sono così confortanti: prezzi alle stelle, aeroporti in fiamme, extraprofitti dei balneari, infrastrutture carenti, orde del mordi e fuggi, disservizi, Ferragosto senza sold out. I diversamente agiati vanno in Albania perché da noi è tutto un Twiga.
(da Il Corriere della Sera)
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