SALVINI HA MESSO ALLA GOGNA UN RAGAZZO DISABILE IN SARDEGNA
COME SALVINI INFRANGE LA LEGGE CHE VIETA LA PUBBLICAZIONE DI IMMAGINI CHE RIGUARDANO MINORI … CHISSA’ COME MAI LE FOTO DEI SUOI FIGLI INVECE LE OSCURA
Matteo Salvini, il ministro dell’Interno, è un giornalista, iscritto al’Ordine dei Giornalisti dal 1999. Proprio in quanto giornalista prima e ministro poi Salvini dovrebbe sapere che quando si tratta di minori l’imperativo (messo nero su bianco dalla Carta di Treviso) è quello di tutelarne in maniera assoluta il diritto la privacy. Tradotto in termini semplici non è consentita la pubblicazioni di immagini che ritraggono soggetti minorenni.
Inoltre il regolamento UE 2016/679 stabilisce che vada tutelata «qualsiasi informazione riguardante una persona fisica identificata o identificabile» (ad esempio tramite uno o più elementi caratteristici della sua identità fisica) soprattutto quando si tratta di dati personali che rivelino informazioni come le opinioni politiche, le convinzioni religiose o filosofiche, o l’appartenenza sindacale.
Ma tutto questo non interessa a Salvini, che grazie al salvacondotto della giunta per le elezioni e le immunità parlamentari, probabilmente ritiene di essere al di sopra della legge.
Ed è per questo motivo che oggi il ministro — come è già accaduto in passato — ha pubblicato sui suoi canali social (Facebook, Twitter e Instagram) che assommano ad un pubblico potenziale di oltre 5 milioni di follower la foto di alcuni manifestanti che questa mattina protestavano durante una delle visite del tour elettorale in Sardegna. Protagonisti della gogna due ragazzi, una che sventolava una bandierina arcobaleno, l’altro con un foglio verde con un disegnino.
Persone il cui diritto alla privacy è tutelato dalla legge e soprattutto il cui diritto a manifestare liberamente è garantito dall’articolo 21 della nostra Costituzione che sancisce che «Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione».
La strategia mediatica di Salvini è chiara: gli studenti possono pure manifestare “contro” di lui, anzi tanto meglio perchè questo dà al leader della Lega il pretesto per mettere alla gogna chi lo critica e quindi utilizzare il dissenso, che è il sale della democrazia, come arma di propaganda per cementare il consenso.
Ovviamente Salvini, al di là di eventuali violazioni della privacy e dei diritti dei minori (curiosamente è attentissimo quando si tratta di pubblicare foto dei figli che ritrae sempre di spalle o in modo da non renderli riconoscibili) non dice nulla di violento anzi manda bacioni e abbraccioni, come al solito.
Ma è solo un messaggio in codice per i suoi sostenitori che sanno benissimo cosa dire e fare. Questo è Salvini: uno che lascia fare agli altri, alla “Bestia”.
Tanto è attento a tutelare la privacy dei suoi figli quanto se ne frega quando in ballo c’è quella dei figli degli altri. È così che si comporta un ministro e papà ?
Basta scorrere i commenti per accorgersi che l’effetto desiderato dal post è stato rapidamente raggiunto.
C’è chi dice che i manifestanti “vengono pagati sottobanco per fare i pagliacci e per poche lire si vendono”. Chi sostiene che ” hanno tutti invariabilmente l’identica espressione beota e il quoziente intellettivo di una zucchina”. O ancora “hanno il viso di bambini stupidi. che ne sanno loro della vita?”
Dal momento che una ragazza ha i capelli viola — cosa che per altro la rende maggiormente riconoscibile — ovviamente “sembra una tossica”.
Gli insulti gratuiti sono quello che serviva alla propaganda salviniana. E i sostenitori del vicepremier si attaccano ai pochi elementi visuali forniti nella foto, ad esempio la bandierina della pace, che ovviamente viene strumentalizzata per insultare i pacifinti.
C’è chi su Instagram scrive “ne conoscono uno e provo vergogna!” mentre un utente di Instagram porta all’attenzione dei fan di Salvini come uno dei ragazzi ritratto nella foto, cui i patridioti hanno affibbiato il soprannome di “sveglione” sia una persona affetta da una forma di autismo.
Una versione simile si trova anche, pubblicata da un utente diverso, nei commenti su Facebook dove si legge che «quel povero ragazzo era un mio compagno di classe, è disabile ed è un amore di persona».
Il commento è stato prontamente rimosso dal SMM di Salvini che ha provveduto a bannare l’autore del messaggio.
Certo questo Salvini non lo poteva sapere al momento della pubblicazione, ma proprio per questo avrebbe dovuto evitare la pubblicazione dell’immagine.
NeXtQtuotidiano è stato in grado di entrare in contatto con la ragazza con i capelli viola — che ha giustamente chiesto l’anonimato per quanto possibile. La studentessa ha raccontato che la foto di Salvini ha completamente decontestualizzato la manifestazione, alla quale per inciso ha partecipato una trentina di persone e non due come vorrebbe far credere il ministro.
«Noi volevamo criticare le modalità della propaganda di Salvini, che per anni ha insultato i sardi e che ora se ne viene in giro a chiedere i nostri voti e avevamo portato alcuni striscioni che però non sono stati fotografati».
Chi ha fatto la foto lo ha fatto senza chiedere il permesso e nessuna autorizzazione alla pubblicazione. La studentessa ha confermato che il ragazzo ritratto con lei nella foto è affetto da autismo e ha spiegato che era alla manifestazione solo per stare in compagnia «passi per il fatto che io sono finita sulla pagina di Salvini ma lui [il ragazzo disabile NdR] non può difendersi come posso fare io», ha aggiunto.
Chissà se a papà Salvini questa cosa interessa.
Ps (la foto che pubblichiamo è stata oscurata da noi)
(da “NextQuotidiano”)
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