SALVINI VUOLE IL CONDONO AI DISONESTI: BASTA CHIAMARLO PACE FISCALE, PACE EDILIZIA E BLOCCO DEL CODICE DEGLI APPALTI
SEMPRE DALLA PARTE DEI POTERI FORTI, DEI FURBETTI E DEI TANGENTARI… E’ IL SOVRANISMO DEGLI EVASORI FISCALI E DEI COSTRUTTORI ABUSIVI, ALTRO CHE DESTRA DELLA LEGALITA’
Prima “riaprire tutto”. Poi “chiudere tutto”. Oggi “riapra chi può”.
L’atteggiamento di Matteo Salvini sul tema delle riaperture è stato ondivago nell’ultimo mese e mezzo.
Sulla sua pagina Facebook il 27 febbraio – dopo essersi limitato il 21 dello stesso mese a proporre di “sigillare i confini italiani”- il leader della Lega parlava di riaprire fabbriche, negozi, musei, gallerie, palestre, discoteche, centri commerciali…”.
L’11 marzo invece Salvini voleva “chiudere tutta l’Europa” per coronavirus: tutto il continente – dice – deve diventare “zona rossa, per evitare guerre commerciali”.
Uno slalom che oggi – in due diverse interviste televisive – approda nuovamente su una posizione favorevole alla ripresa delle attività il prima possibile.
E non disdegna la possibilità di far ricorso a forme di condono: “Condono è una brutta parola in tempi di pace, ma in tempi di guerra penso che una soluzione di tutte le controversie vada trovata”, dice a La7 “La pace fiscale, pace edilizia, il blocco del codice degli appalti. Questo mi aspetto dal governo: cancellare la burocrazia e lasciare fare: quello che non è vietato è permesso. Altrimenti dopo il virus ci sarà la fame che rischia di essere anche peggio”.
(da agenzie)
Leave a Reply