SAVIANO: “LA LINEA DEL GOVERNO SULLA GIUSTIZIA LA DETTA PAPA’ RENZI?”
LO SCRITTORE TORNA ALL’ATTACCO
Torna all’attacco Roberto Saviano in un editoriale su Repubblica.
Stavolta nel mirino c’è direttamente Matteo Renzi e una sua frase “detta con leggerezza, quasi con disattenzione” alla Leopolda.
Una frase che, secondo Saviano, è inquietante perchè suscita molte domande. Su tutte, una: “la linea del governo in materia di giustizia la detta papà Renzi?”.
Il passaggio del discorso del premier alla Leopolda citato da Saviano è il seguente:
“Quindici mesi fa il mio babbo – ha detto Renzi – è stato indagato e gli è crollato il mondo addosso. La procura ha chiesto l’archiviazione del suo caso, ma lui passerà il suo secondo Natale da indagato. Io gli ho detto “zitto e aspetta”. Ma lui mi dice che dovremmo passare al contrattacco, io, però, non dirò mezza parola, perchè ho fiducia nella giustizia”.
Parole che hanno fatto sussultare Saviano:
“Il premier riferisce che suo padre, per una vicenda giudiziaria personale, avrebbe detto “dovremmo passare al contrattacco”. “Dovremmo” chi? Viene da chiedersi. Perchè il premier si sente coinvolto nella strategia difensiva di suo padre? A che titolo dovrebbe eventualmente dire quella “mezza parola”? E a chi? Nel ruolo di figlio o di presidente del Consiglio? (Ma è poi possibile smettere di essere il presidente del Consiglio per occuparsi, in forma privata, di questioni giudiziarie che riguardano familiari?). E ancora, “passare al contrattacco”: contro chi? Non gli viene in mente che nel suo ruolo non può neanche permettersi di scegliere o meno se passare al contrattacco, in risposta a una vicenda privata?”
Secondo lo scrittore, il premier dovrebbe immediatamente chiarire la sua posizione:
“Che cosa può significare questa frase? Che la linea del governo in materia di giustizia la detterebbe Renzi padre? Cos’è questo: un avvertimento o semplici parole in libertà ? Sembra che il presidente del Consiglio, desideroso di rispondere con il sorriso, non sia stato in grado di misurare le proprie parole. Oggi, a bocce ferme, ha il dovere di chiarire cosa intendesse e quanto le vicende familiari influiscono sull’azione del suo governo”.
(da “Huffingtonpost”)
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