SCISSIONE PDL, LAZIO: L’EX VICESINDACO BELVISO SCEGLIE ALFANO, GRAMAZIO VA CON FORZA ITALIA
LA GEOGRAFIA DEL DAY AFTER: IN COMUNE VINCONO GLI SCISSIONISTI, IN REGIONE SILVIO
È vero che ancora è un po’ prestino, che l’accelerazione è stata fin troppo repentina e le periferie – rispetto al partito centrale – ci mettono sempre più tempo ad adattarsi alle novità (specie quando sono belle grosse come questa), però le truppe hanno già cominciato a muoversi, spesso al seguito dei capibastone nazionali, e le scelte verranno tutte formalizzate in settimana.
Quando, sia in assemblea capitolina, sia in consiglio regionale, il gruppo del Pdl sarà convocato per sancirne lo scioglimento e decretare la contestuale nascita di gruppi separati.
In casa, però, che Berlusconi è stato chiaro: faranno tutti parte della stessa coalizione.
E così ecco che a Palazzo Senatorio i seguaci del senatore Andrea Augello e del deputato Gianni Sammarco dovrebbero aderire al Ncd di Alfano: lo farà certamente la capogruppo Sveva Belviso, ex aennina e augelliana di ferro, insieme alla collega Lavinia Mennuni; sono pronti pure Marco Pomarici e Roberto Cantiani, entrambi vicini al già azzurrissimo Sammarco; mentre è ancora indeciso il vicecapogruppo Giordano Tredicine, parecchio attratto dalla sirena berlusconiana.
La quale ha invece già richiamato a sè l’ex assessore al Commercio Davide Bordoni e Giovanni Quarzo, consigliere vicino all’ex capogruppo capitolino Luca Gramazio, entrambi entuasiasti della resurrezione forzaitalica.
Eh sì, perchè il giovane Gramazio, ora capogruppo in Regione, smentendo ogni pronostico e pure gli ideali da “duro e puro”, ha deciso di buttarsi nelle braccia neo-centriste del Cavaliere, trascinando con sè la maggioranza dei pidiellini alla Pisana. Nella pattuglia dei lealisti figurano infatti Giuseppe Simeone da Latina, al seguito del discusso senatore Claudio Fazzone; Adriano Palozzi, aficionado dell’ex governatrice Renata Polverini; il già assessore capitolino ai Trasporti Antonello Aurigemma e Mario Abbruzzese, entrambi vicini ad Antonio Tajani. Mentre le colombe alfaniane non saranno più quattro: gli ex assessori regionali Giuseppe Cangemi (con Sammarco) e Pietro Di Paolo (con la moglie deputata Barbara Saltamartini), i due augelliani Fabio De Lillo e Daniele Sabatini.
Una mappa che tuttavia potrebbe subire delle modifiche. “Prima di fare una scelta definitiva voglio capire bene che succede “, sussurra più d’uno fra quelli arruolati (per inerzia) da Berlusconi. “Non voglio certo fare la fine di Alemanno, che ha avuto fretta di uscire e ora si sta mangiando le mani”.
(da “La Repubblica“)
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