SEDICI VIGILI ROMANI RIMOSSI DALL’INCARICO PERCHE’ DURANTE L’EMERGENZA STAVANO IN UFFICIO INVECE CHE IN STRADA
TRA LORO ANCHE IL VIGILE CHE PORTAVA LA MOGLIE ESTETISTA IN UFFICIO PER FARE LE UNGHIE ALLE COLLEGHE
Da ieri 16 vigili urbani del nucleo Pics (Pronto intervento Centro storico) sono stati rimossi e trasferiti ad altro incarico.
Tra questi, anche il pizzardone che portava la moglie estetista in ufficio per fare le unghie alle colleghe come ha raccontato qualche giorno fa il Messaggero. Il quotidiano romano fa sapere oggi che una direttiva firmata dal comandante generale della Polizia locale di Roma, Antonio Di Maggio, trasferisce 16 dei 47 appartenenti al nucleo PICS a quelli territoriali.
La sezione Pronto intervento Centro storico è alle dirette dipendenze del gabinetto del sindaco. Si occupa di contrastare il degrado urbano nel cuore della Capitale e della «tutela del patrimonio ambientale», come si legge nelle carte dei vigili.
È un’unità che dovrebbe annoverare quindi solo personale operativo, non gente che passa il turno in poltrona. Invece dopo una serie di verifiche, si è scoperto che diversi agenti trascorrevano parte del turno alla scrivania o davanti al pc.
Perfino negli ultimi giorni, quando le grandi aree verdi della città , a partire da quelle del Centro-Villa Borghese su tutte rischiano di trasformarsi in un pericoloso terreno di contatto tra runner senza mascherine, brigatelle di liceali a spasso, sbandati, famiglie con bimbi al seguito.
Insomma, andranno a lavorare nelle auto-pattuglie che vanno in giro per i quartieri o nei giardini più periferici a fare controlli e a staccare multe dal blocchetto. Anche perchè, annota sempre Di Maggio nella circolare, una parte dei compiti del Pics è ormai assorbita dal Nucleo Ambiente «all’interno dell’ufficio per il coordinamento del decoro urbano». E non c’è bisogno di doppioni che, come si è visto, portano gli agenti a passare ore e ore di servizio dentro gli uffici.
(da agenzie)
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