SESSO, RAZZISMO E INSULTI: TUTTE LE GAFFE DI BERLUSCONI IN UN CATALOGO
LA MAGGIOR PARTE (IL 22,8%) E’ A BASE SESSISTA, POI CI SONO LA BLASFEMIA, L’OMOFOBIA, GLI INSULTI AGLI AVVERSARI… IL 15,8% CONTRO GLI STRANIERI, IL 7% CONTRO GLI EBREI, IL 12,3% BASATI SU UN EGO SOVRADIMENSIONATO
L’edizione francese dello Slate (il molto seguito magazine online americano, che pubblica notizie e commenti sull’attualità ) poco più di un mese fa ha pubblicato un lungo articolo sulle gaffe del nostro presidente del Consiglio. Con tanto di torte, grafici e tabelle, ha analizzato le poco felici uscite del premier dal 2000 al 2010, individuandone 44 “memorabili”.
Partendo da un assunto di base: “I giornalisti devono cominciare a prepararsi al vuoto che il Cavaliere lascerà ”, visto che non ci sarà per lui “un ultimo mandato”.
E dunque, ecco alcune di queste perle, che il dossier mette insieme.
Si va da considerazioni sul sesso femminile (“Ho scoperto qual è il punto G delle donne… l’ultima lettera di shopping”), alle accuse contro i giudici (“sono una metastasi”), passando per gli insulti agli elettori avversi (“ho troppa stima dell’intelligenza degli italiani per pensare che siano così coglioni da votare contro i loro interessi”) ai complimenti imbarazzanti ad Obama (“giovane, bello e abbronzato”), fino alle incredibili considerazioni su di sè (“Io sono il Gesù Cristo della politica, una vittima, paziente, mi sacrifico per tutto il mondo”).
Al di là delle categorie, lo Slate fa anche una divisione delle occasioni prescelte dal premier per sfogare la sua particolare vena creativa: come destinatari privilegia i giornalisti (il 34%), o le sedi internazionali (il 19,1%).
Ma non disdegna i sindacati e i giovani (il 10,6%).
Oltre ovviamente alla campagne elettorali (l’8,5%).
Lo Slate fa anche una suddivisione per anni: il picco viene raggiunto nel 2009.
Da notare una cartina interattiva, con tutti i luoghi che il premier ha allietato con le sue figuracce: ovviamente l’Italia in pole position.
Wanda Marra
(da “Il Fatto Quotidiano“)
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