SILVIO PROMETTE ALLA MERKEL: “FERMERO’ I POPULISTI”
AL CONGRESSO PPE A MALTA BERLUSCONI RIPRENDE LA SCENA… “A SALVINI CI PENSO IO, IL PERICOLO REALE E’ CHE VINCA GRILLO”
Silvio Berlusconi torna in Italia dal congresso di Malta del Ppe convinto di essere rientrato a pieno titolo nel gotha europeo.
E non per la claque dei circa 50 parlamentari azzurri che lo accolgono festosi al suo arrivo nella sala dell’Intercontinental hotel, e nemmeno per la ressa di fotografi e telecamere pur innegabile.
Le sliding doors del leader di Forza Italia stanno tutte in quei venti minuti di colloquio avuti con Angela Merkel.
E, scherzo del destino, è tutto merito (o colpa, a seconda dei punti di vista) di Beppe Grillo. È il vento populista che spira nelle sue vele a preoccupare davvero i suoi colleghi popolari, non quello del pur lepenista-trumpiano-putiniano Matteo Salvini.
Già perchè sta proprio qui, forse, la ragione per cui dimentica dei cucù, delle presunte battute ineleganti, delle risatine con Sarkozy, la Cancelliera tedesca ha accettato di avere un bilaterale con l’ex premier.
C’è un timore nel Partito popolare europeo e Berlusconi l’ha toccato con mano nelle ore in cui è stato a La Valletta: la paura che a vincere in Italia siano proprio i pentastellati. Timore che, peraltro, condivide.
È vero, le elezioni italiane saranno nel 2018 e prima c’è il fondamentale test del voto francese.
Eppure, c’è meno ansia per quel che succederà a Parigi piuttosto che a Roma. Perchè la convinzione, o almeno la speranza, è che alla fine Marin Le Pen possa piazzarsi seconda.
Ma una vittoria dei grillini è considerata molto più probabile e se questo si traducesse in un’Italexit dopo l’addio della Gran Bretagna, gli argini dell’Europa sarebbero completamente rotti.
L’ansia per quel che potrebbe accadere, mista all’inesperienza che viene riconosciuta alla classe dirigente grillina, val bene, dunque, un caloroso bentornato a Silvio Berlusconi.
“Tutti i leader che sono qui — dice l’ex premier alle telecamere – sono contenti che ci sia ancora in Italia la mia presenza in campo per garantire che non ci sia uno spostamento verso partiti populisti che sono molto temuti”.
Partiti: lo dice al plurale. Ma Berlusconi è convinto che il rapporto con la Lega alla fine non sarà un problema, che si troverà un accordo: “A loro ci penso io”, è il senso. Sebbene anche oggi il segretario padano, commentando il bilaterale maltese, incalzi: “Io preferisco altre frequentazioni”.
L’ipotesi di un listone di centrodestra diventa così più digeribile, perchè il Cavaliere è convinto che comunque toccherà a lui dare le carte, se il centrodestra vuole avere davvero chance di vincere le prossime elezioni.
E l’avanzata dei 5stelle quella che, garantisce Berlusconi ad Angela Merkel, potrà essere frenata grazie alla sua presenza, magari nel ruolo di “federatore dei moderati”. “Con me in campo — aggiunge — tutti i sondaggi dicono che Forza Italia può prendere il 10%-15% in più”.
A suggello di questo idem sentire, la posizione sulla Brexit e la necessità di reagire tutti insieme. “È un grande dolore — commenta – ma rispettiamo il volere degli inglesi. Ora è tempo di restare uniti. Per l’Europa era importante avere anche l’Inghilterra, ma dobbiamo accettare la separazione e adesso è importante che ci sia concordia sulle decisioni perchè i temi economici e il terrorismo vanno affrontati con coesione”.
(da “Huffingtonpost”)
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