STAMPA ESTERA: “CON BERLUSCONI E’ TORNATO IL COLOSSEO”
SPUTTANATI NEL MONDO: L’ITALIA RICONQUISTA LE PRIME PAGINE DEI GIORNALI STRANIERI
Riassume tutto una vignetta, nella pagina degli editoriali del Financial Times: da un lato Mario Monti con statistiche e calcolatore in mano, dall’altro Silvio Berlusconi che esce dal Colosseo a pollice verso, insieme a teste di donna e tentacoli di piovra.
La stampa internazionale sembra avere un collettivo senso di deja vu: l’ennesimo ritorno in campo del “magnate” di Mediaset sembra ai commentatori e corrispondenti stranieri una storia di cui si conosce e si è visto già tutto.
Ma la novità è che nel campo ci sono un paio di facce nuove, come il tecnocrate Monti e il riformista moderato Bersani, che già qualcuno (il settimanale Economist) immagina spartirsi Palazzo Chigi e il Quirinale dopo le elezioni.
Sul quotidiano della City, un editoriale di Bill Emmott, ex-direttore dell’Economist (fu lui a fare la famosa copertina su Berlusconi “inadatto a governare l’Italia”), invita gli investitori esteri “a imparare a vivere senza Monti”, ipotizzando che a prenderne il posto sarà il vincitore delle primarie del Pd, Pier Luigi Bersani, una cui “vittoria netta è un requisito necessario per fare le riforme”.
Sempre sul Financial Times, un commento non firmato dal titolo “Lo sgarbato ritorno di Silvio”, espressione della direzione del giornale finanziario, osserva che “se Berlusconi avesse un po’ di pudore, smetterebbe di giocare con il presente del proprio Paese per proteggere il proprio futuro politico, ma sfortunatamente non è tipo da rimorsi”.
Il Guardian ironizza che il Cavaliere, “caduto in disgrazia e con tre controversi mandati alle spalle, sembrava politicamente finito, ma dice di essere tornato per senso di responsabilità verso l’Italia”.
E il conservatore Telegraph parla di un “dramma” di cui il Pdl porta la responsabilità .
Toni analoghi in Germania, dove la Frankfurter Allgemenie titola che “Berlusconi vuole salvare l’Italia dal baratro” ma poi spiega che “le sue parole non sono più credibili per la maggior parte degli italiani”.
Il quotidiano Suddeutsche Zeitung, in un commento intitolato “Lo spirito maligno d’Italia”, definisce la decisione dell’ex-premier di ricandidarsi “totalmente irresponsabile”.
Il giornale finanziario Handelsblatt taglia corto: “Berlusconi e i suoi segano la sedia di Monti”.
Per lo spagnolo El Pais, il leader del Pdl “è disposto a morire uccidendo” e si ricandida perchè si sente “minacciato dalle riforme del governo Monti, che potrebbero lasciarlo alla mercè dei giudici”, alludendo alla riforma della giustizia.
In Francia, Le Figaro scrive che il partito di Berlusconi “minaccia la stabilità italiana”, e Le Point osserva che il Cavaliere, “ieri pestifero”, torna perchè “senza di lui la destra sembra persa”. In America il New York Times predice “di nuovo un futuro turbolento” per il nostro paese, ma il Wall Street Journal, quotidiano finanziario soprannominato la bibbia del capitalismo, stima “difficile che Berlusconi possa vincere questa nuova sfida”.
E allora chi la vincerà ? In un editoriale intitolato “Life after Mario?” (Vita dopo Mario?), l‘Economist elogia il professore bocconiano e si augura che possa ancora estendere la sua influenza sull’Italia: se non da Palazzo Chigi, dal Quirinale dopo Napolitano.
“E se un governo Bersani fosse sospinto verso le riforme dal Quirinale, il mondo non dovrebbe preoccuparsi troppo” per l’Italia, conclude il settimanale.
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