STIPENDI D’ORO, MUSUMECI ORA SI E’ ACCORTO CHE “I COMPENSI NON VANNO AUMENTATI”
DOPO CHE I BUOI SONO SCAPPATI IL PATETICO TENTATIVO DI CHIUDERE LA STALLA… PER IL GOVERNATORE L’IMPORTANTE E’ CHE L’UDC RESTI IN GIUNTA E CHE NON SI APRA UNA CRISI POLITICA
“In questa fase dobbiamo avere grande responsabilità . Quelli dell’Ars sono stipendi già dignitosi: non devono essere aumentati. Questo è il pensiero di tutta la giunta. Poi ognuno si assumerà le sue responsabilità “.
Il giorno dopo le dimissioni di Vincenzo Figuccia dalla sua giunta Nello Musumeci frena sugli stipendi d’oro: l’uscita di scena dell’assessore ai Rifiuti, arrivata dopo la polemica con Gianfranco Miccichè sul tetto ai compensi del Parlamento regionale, viene derubricata a “elemento di non grande novità “, visto che “non c’è nessuna crisi politica”, ma sul merito della presa di posizione di Figuccia il governatore non sconfessa quello che ormai è un ex assessore.
Certo è che le dimissioni non saranno respinte. “Bisogna avere rispetto – dice Musumeci – Figuccia ha deciso, con una lettera densa di umanità , di lasciare il ruolo di assessore. Questo dispiace a tutti noi, ma dobbiamo rispettare questa scelta”.
L’Udc, però, “ha confermato fiducia alla maggioranza” e la stessa coalizione “ha tenuto sulle commissioni”, dunque si va avanti: “Ho avocato a me la delega dell’assessore Figuccia – taglia corto Musumeci – vi farò sapere quando sarà sostituito. Punto e basta”.
Gli stipendi d’oro, però, sono solo una coda alla cerimonia per gli auguri di buon anno. Musumeci, in realtà , dedica la gran parte del suo intervento ai primi giorni di operato e ai progetti per il 2018.
Parla così di “reciproca collaborazione” col governo Gentiloni e poi si sofferma sull’analisi dei conti portata avanti dall’assessore all’Economia Gaetano Armao: “Siamo alla fase conclusiva della ricognizione del Comitato dei saggi. I dati saranno forniti in conferenza stampa all’inizio di gennaio”. Intanto, però, c’è qualche anticipazione: “I risultati – annuncia il governatore – sono allarmanti. i vorranno due anni per rimuovere le macerie”.
Come sempre, chi subentra si lamenta di trovare i conti in rosso ricevuti dal predecessore.
Non cambia mai nulla.
(da agenzie)
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