SULLE ORME DI BRUSCA: LO HANNO SGOZZATO E CERCATO DI SCIOGLIERLO NELL’ACIDO PER 8.000 EURO
MADRE E FIGLIO ITALIANI ARRESTATI PER L’OMICIDIO DELL’EX CALCIATORE LA ROSA
Andrea La Rosa, 35 anni, ex calciatore di serie C, da qualche mese incaricato della direzione sportiva del Brugherio calcio (Monza), scomparso il 14 novembre scorso, è stato trovato ucciso.
Il corpo è stato ritrovato nel bagagliaio di un’auto lungo la Milano Meda, all’altezza di Varedo, in provincia di Monza e Brianza.
L’uomo è stato sgozzato e i suoi assassini hanno anche tentato di sciogliere il cadavere nell’acido ma non ci sono riusciti. Hanno quindi tentato di occultare il cadavere ma sono stati scoperti. Due persone, un uomo e una donna, sono state fermate.
I due fermati dai carabinieri di Milano sono Raffaele Rullo e sua madre Antonietta Biancaniello: secondo una prima ricostruzione, i due non volevano restituire a La Rosa un prestito di 8mila euro e per questo lo avrebbero prima sgozzato, nella cantina di casa, e poi avrebbe tentato di scioglierlo nell’acido, senza riuscirci.
Rullo avrebbe fatto ricerche su Internet dal suo ufficio su come il boss mafioso Giovanni Brusca sciolse nell’acido il piccolo Giuseppe Di Matteo, ucciso l’11 novembre del 1996 dopo 25 mesi di prigionia.
Ex calciatore di belle promesse, La Rosa, finita l’esperienza da giocatore, era pronto a rimettersi in gioco per allenare il Brugherio calcio, ma non ha nemmeno fatto in tempo ad iniziare il suo nuovo lavoro quando è sparito.
Avrebbe dovuto incontrare un amico nel quartiere milanese di Quarto Oggiaro, aveva raccontato agli amici, ma non si è più visto.
La denuncia di scomparsa era stata presentata nei giorni successivi dai suoi famigliari, che per settimane hanno sperato invano di vederlo far rientro a casa, in via Ripamonti a Milano.
I carabinieri, dopo aver vagliato i suoi ultimi spostamenti e aver tentato di intercettare il suo cellulare, che non dava segni di vita, hanno però trovato un indizio: l’uomo non era mai uscito dall’Italia, nessun passaggio registrato alle frontiere.
Hanno anche lavorato sulle voci, insistenti, di denaro poco limpido a disposizione dell’uomo che potrebbe essere stato vittima di un tentativo di estorsione finito nel modo peggiore da parte di una coppia di balordi.
Il 35enne milanese ha un passato in serie C come calciatore, poi in diverse altre categorie. Da qualche anno era approdato all’altro lato della panchina, come dirigente sportivo. Dopo aver fatto esperienza al Desio Calcio e alla Cinisellese, Andrea era appena arrivato a dirigere il Brugherio 1968, società brianzola con la prima squadra in Eccellenza.
L’ultima volta in cui era stato visto in pubblico era il 14 novembre, quando partecipò alla presentazione del nuovo allenatore Marco El Sheik, arrivato alla prima squadra del Brugherio. Poi quel viaggio a Quarto Oggiaro durante il quale sembrava essere sparito.
(da “Huffingtonpost”)
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