SULLE REGIONALI SOVRANISTI IN TILT: LA MAGGIORANZA DOVEVA CHIUDERE LE CANDIDATURE ENTRO AGOSTO, INVECE È TUTTO IN ALTO MARE
IN CALABRIA CIRCOLANO VOCI DI UN PASSO INDIETRO DEL GOVERNATORE USCENTE ROBERTO OCCHIUTO, CHE HA FATTO LA MOSSA DEL CAVALLO DELLE ELEZIONI ANTICIPATE DOPO L’INCHIESTA PER CORRUZIONE IN CUI È INDAGATO … IL FORZISTA SMENTISCE, MA FDI HA GIÀ PRONTI DUE NOMI: I SOTTOSEGRETARI WANDA FERRO E LUIGI SBARRA… IN CAMPANIA È BUIO TOTALE: LO SFIDANTE DI ROBERTO FICO NON C’È. IL VICEMINISTRO MELIONIANO EDMONDO CIRIELLI HA DATO FORFAIT
Doveva chiudersi tutto a metà agosto, invece lo schema dei candidati di centrodestra per le regionali è più aperto che mai.
Si fa prima a elencare le poche certezze: unica piazza in cui il candidato è stato deciso è la Toscana, dove correrà il sindaco di Pistoia di FdI Alessandro Tomasi è stato confermato, insieme alla riconferma nelle Marche dell’uscente Francesco Acquaroli, dato però molto in difficoltà davanti al concorrente dem Matteo Ricci, tanto da aver chiesto e ottenuto che la premier Giorgia Meloni arrivi per la chiusura della campagna elettorale.
La Calabria
Le ultime sirene dall’arme arrivano dalla Calabria, dove il candidato sembrava essere l’uscente forzista Roberto Occhiuto, che ha fatto la mossa del cavallo delle elezioni anticipate dopo l’inchiesta per corruzione in cui è indagato.
Proprio questa ulteriore regione al voto ha fatto inceppare i calcoli dentro il centrodestra, che si era dato lo schema di massima per cui Marche, Toscana e Campania andavano a un candidato di FdI, la Puglia a Forza Italia e il Veneto alla Lega. Con l’aggiunta del voto in Calabria, alcuni vertici di FdI si erano lamentati di uno sbilanciamento di candidati in favore degli
azzurri.
Da Reggio Calabria arrivano voci che potrebbero far saltare il banco. Fonti interne al centrodestra parlano insistentemente di un possibile e clamoroso passo indietro di Occhiuto e la notizia è rimbalzata anche sui giornali locali.
Parallelamente, si è registrata un’impennata di lavoro in procura negli ultimi giorni di agosto, nonostante la pausa estiva. Non solo: a incidere sulle preoccupazioni dello stato maggiore del centro destra sarebbero arrivati sondaggi che indicano una forte risalita del candidato di centrosinistra, Pasquale Tridico.
Al suo posto ci sarebbero già due nomi in pole e tutti di peso in quanto membri di sottogoverno: la sottosegretaria agli Interni, Wanda Ferro e il neo-sottosegretario al Sud, Luigi Sbarra. Dettaglio non trascurabile: entrambi di Fratelli d’Italia.
Al netto delle voci che pure si rincorrono, però, dal quartier generale di Occhiuto arriva una secca smentita: «Fake news», è l’unico commento, con l’assicurazione che il presidente è al lavoro per chiudere le liste, che andranno depositate il 5 settembre.
La Campania
Anche in Campania il candidato dato quasi per certo ormai è tramontato. Il viceministro Edmondo Cirielli di FdI avrebbe ormai dato forfait.
Dopo la chiusura dell’accordo a sinistra su Roberto Fico, infatti, la Campania è difficilmente contendibile, dunque meglio rinunciare anche per preservare il governo, in favore di un candidato civico che avrebbe forse più margine, è il ragionamento.
Potrebbe spuntarla il potente segretario regionale forzista, Fulvio Martusciello, il quale ha ribadito che «per i civici i nomi sono quelli del rettore della Federico II Matteo Lorito, del presidente dell’Unione industriali di Napoli Costanzo Jannotti Pecci e di Giusy Romano».
In realtà, il principale indiziato è quest’ultimo: il coordinatore della struttura Zes unica del Mezzogiorno è infatti uomo vicino anche al mondo di Vincenzo De Luca e che dunque potrebbe drenare voti dallo squadrone dell’ex governatore a sostegno di Fico. Inoltre a non guastare è il placet sul suo nome anche di Azione, che potrebbe decidere di schierarsi a destra.
Alla finestra rimane sempre il nome di Mara Carfagna, spuntato nell’ultima settimana con un mezzo sì della diretta interessata. Pronta a una corsa difficile, magari con l’assicurazione di una ricandidatura in parlamento. Contro di lei c’è Forza Italia, che mai le ha perdonato lo sdegnoso addio di qualche anno fa, ma potrebbe piacere a FdI.
Risultato: se la Calabria passasse davvero a FdI, la Campania potrebbe avere un candidato d’area Forza Italia. E lo stesso gioco di scambi potrebbe avvenire anche in Puglia, dove il candidato azzurro, Maurizio D’Attis, è stato nei fatti bruciato da un sondaggio che lo dà per perdente contro tutti i candidati di centrosinistra.
Per tacitare il tumultuoso partito pugliese, il coordinatore regionale di FdI Maurizio Gemmato ha detto di essere pronto a correre se Meloni glielo chiedesse. Difficile che succeda, ma intanto il gesto è fatto. Qualora FdI dovesse esprimere un candidato, il più quotato sarebbe il deputato Francesco Ventola, vicino al commissario europeo Fitto.
La paura di sbagliare candidato però è forte, come la paura del famoso 5 (6 considerando anche la Calabria) a 1 evocato da Elly Schlein. L’unica certezza è che giovedì è previsto un incontro tra i leader di centrodestra Giorgia Meloni, Matteo Salvini, Antonio Tajani e Maurizio Lupi.
Tireranno le somme dei sondaggi, faranno le ultime valutazioni, con l’obiettivo di chiudere. «Siamo alle battute finali», ha assicurato pubblicamente Martusciello. Doveva essere così anche a metà agosto, però.
(da agenzie)
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