TOTI: “A FORZA DI DARE SPALLATE, SALVINI FINISCE PER RIMEDIARE UNA LUSSAZIONE DIETRO L’ALTRA”
“SIAMO ANCORA AMICI, ALMENO CREDO”: TOTI E I MUSI LUNGHI DI SALVINI DOPO LE ELEZIONI
Un capitano (quasi) senza fascia. Dopo l’affondo di Luca Zaia — «io governo, non vado in giro a fare comizi» — nel centrodestra è partita la corsa alla delegittimazione del leader designato (in base al successo elettorale). Ma ora quella posizione da deus ex machina inizia a traballare, come dimostra la dichiarazione di Giovanni Toti contro Salvini e sul futuro della coalizione. Il Presidente della Regione Liguria, appena rieletto, non fa sconti al segretario della Lega e ne condanna l’atteggiamento politico.
Salvini è ancora il leader del centrodestra?
«Per essere il capo, servono due cose. I numeri e la capacità di gestire la coalizione. I primi ci sono, la seconda per ora no. Matteo potrebbe essere l’architetto del centrodestra, ma al momento non mi risulta che abbia alcun progetto. Si concentra solo sulle sue battaglie, va per conto suo. Non ascolta chi gli vuole bene. E a forza di dare spallate, finisce per rimediare una lussazione dopo l’altra»
In Liguria Toti ha cannibalizzato la Lega?
«Analisi sbagliata. Questo è anche un suo successo, non solo della mia lista o di Fratelli d’Italia. Un candidato premier come Matteo deve avere a cuore i numeri della coalizione, non solo quelli del suo partito. Deve intestarsi le vittorie, come faceva molto bene Berlusconi, e non gioire solo per un consigliere in più della Lega o un suo candidato al ballottaggio».
Non eravate amici?
«Lo siamo ancora, almeno credo. Ma da lui e dai suoi mi aspettavo sorrisi e brindisi, non i musi lunghi di questi giorni. Questa dovrebbe essere la differenza tra il segretario di un partito e il il leader di uno schieramento».
(da agenzie)
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