TRAGEDIA IN DISCOTECA, PANICO PER SPRAY URTICANTE: SEI MORTI E 59 FERITI NELLA CALCA AL CONCERTO DEL RAPPER SFERA EBBASTA
NEL LOCALE “LANTERNA AZZURRA” DI CORINALDO MODALITA’ SIMILI AL DRAMMA DI PIAZZA SAN CARLO A TORINO… E’ L’EFFETTO DELLA LIBERA VENDITA DELLO SPRAY AL PEPERONCINO AL PRIMO COGLIONE CHE PASSA
Tragedia in una discoteca a Corinaldo, vicino ad Ancona: sei persone sono morte schiacciate dalla calca mentre tentavano di fuggire dal locale, probabilmente dopo che qualcuno aveva scatenato il panico con uno spray urticante, modalità che ricorda il drammatico fuggi fuggi avvenuto a Torino in piazza San Carlo il 3 giugno del 2017 durante la proiezione della finale di Champions League Juventus-Real Madrid.
Diversi i fronti sui quali si stanno muovendo gli inquirenti: da un lato si cerca di fare luce su chi abbia spruzzato lo spray al peperoncino, dall’altro sul sovraffollamento e sulle misure di sicurezza della discoteca.
Da quanto accertato erano stati venduti 1400 biglietti a fronte di una capienza di 870 persone. Si indaga per omicidio colposo plurimo, il locale è sotto sequestro.
Il dramma si è consumato all’una di notte alla Lanterna Azzurra a Corinaldo, discoteca frequentata da tanti giovanissimi (video) che erano in attesa del concerto del trapper Sfera Ebbasta.
Le vittime sono cinque minorenni (tre ragazze e due ragazzi, tra i 14 e i 16 anni) e una madre di 39 anni che aveva voluto accompagnare la figlia. I feriti sono 59, tutti con traumi e lesioni da schiacciamento, di cui otto in pericolo di vita.
Trentacinque sono stati trasportati con le ambulanze del 118 all’ospedale più vicino, quello di Senigallia, sono stati successivamente trasferiti all’ospedale Torrette ad Ancona.
Sul luogo sono intervenuti i vigili del fuoco da Ancona, Senigallia, Arcevia, Jesi. Su Twitter i Vigili del Fuoco hanno subito postato le prime foto dei soccorsi.
Nel locale, secondo quanto hanno riferito dai Vigili del fuoco, erano presenti appunto oltre mille persone. Troppe, secondo quanto riferiscono i carabinieri.
Le morti nelle calca sarebbero dovute al crollo delle balaustre mentre la folla spingeva per allontanarsi una volta uscita dal locale.
E’ stato il questore a spiegare: “Si è aperta l’uscita di sicurezza, poi il crollo dei parapetti”. Decine di ragazzi nella discoteca hanno ripreso con il telefonino i momenti fondamentali della tragedia. I video sono stati già acquisiti dai carabinieri. I titolari della discoteca sono stati già sentiti.
Il locale, secondo una prima ricostruzione, ha tre uscite di sicurezza: una di queste dà su un ponticello che attraversa un piccolo fossato e collega la discoteca al piazzale del parcheggio.
La tragedia è avvenuta in quel punto: quando i ragazzi sono usciti di corsa dal locale, decine di loro si sono accalcati per passare sul ponticello fino a quando una balaustra ha ceduto. I primi ragazzi sono così finiti nel fossato, un metro sotto il ponticello, e sono stati schiacciati da tutti gli altri.
“Stavamo ballando in attesa che cominciasse lo spettacolo di Sfera Ebbasta, quando abbiamo sentito un odore acre, siamo corsi verso una delle uscite di emergenza ma l’abbiamo trovata sbarrata, i buttafuori ci dicevano di rientrare…”.
È il racconto di un sedicenne rimasto ferito nella calca nella discoteca Lanterna azzurra di Corinaldo, ma la sua ricostruzione – anche se sono in corso altre verifiche – al momento è smentita dal questore di Ancona che ha spiegato come le uscite di emergenza si sarebbero aperte.
Il ragazzo è stato trasportato, insieme alla fidanzata sua coetanea all’ospedale di Torrette di Ancona. Il suo racconto è confuso. La calca a quel punto si sarebbe sfogata di lato e decine di ragazzi sarebbero caduti nel fossato.
“Uno è morto schiacciato sotto a tutti” dice ancora il 16enne. “Abbiamo sentito un odore acre e siamo scappati”, hanno riferito alcuni testimoni, mentre chi è arrivato più tardi al concerto ed era in attesa di entrare ha riferito di aver visto “ragazzi che tossivano e avevano problemi respiratori”.
La memoria è andata subito alla strage di piazza San Carlo, ma non è la prima volta che a un concerto viene spruzzato dello spray al peperoncino.
Un precedente si è verificato proprio nei concerti di Sfera Ebbasta nelle Marche – a Senigallia, nel locale Mamamia – e gli inquirenti ora cercano di capire se ci siano collegamenti.
Un altro caso è avvenuto a Torino a settembre. L’ipotesi è che lo spray venga usato come diversivo per piccoli furti. La ‘banda dello spray al peperoncino’ aveva colpito anche in occasione del concerto di Ghali, rapper italo-tunisino, sempre a Torino: in quell’occasione il concerto era stato sospeso del tutto.
Il 26enne cantante di Cinisello Balsamo, il cui vero nome è Gionata Boschetti, è considerato uno dei fenomeni musicali del momento con oltre un milione e cinquecento mila follower solo su Instagram e il suo “Sfera Ebbasta – RockStar tour” sta registrando grandi successi ovunque. Il suo ultimo album “Rockstar” è doppio disco di platino.
Ha affidato a Instagram il suo messaggio: “Sono profondamente addolorato per quello che è successo ieri sera a Corinaldo. Per quanto a poco possa servire, il mio affetto e il mio sostegno vanno alle famiglie delle vittime e a quelle dei feriti e proprio per rispetto di questi ultimi tutti gli impegni promozionali e gli instore dei prossimi giorni verranno cancellati”, scrive il musicista. “E’ difficile trovare le parole giuste per esprimere il rammarico e il dolore di queste tragedie – aggiunge – non voglio esprimere giudizi sui responsabili di tutto questo, vorrei solo che tutti quanti vi fermaste a pensare a quanto può essere pericoloso e stupido usare lo spray al peperoncino in una discoteca”.
(da agenzie)
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