TRE CORTEI A PARIGI, VIOLENZE E INCENDI SIA DEI GILET GIALLI CHE AD OPERA DI BLACK BLOC INFILTRATI NEL CORTEO DEL CLIMA
I SERVIZI FAREBBERO BENE A FARE CHIAREZZA SU CHI ORGANIZZA E FINANZIA QUESTI EVERSORI… E’ CHIARO IL TENTATIVO DI ESTREMA SINISTRA ED ESTREMA DESTRA DI SCREDITARE GLI AMBIENTALISTI DA UN LATO E DI FOMENTARE ODIO SOCIALE DALL’ALTRO
Violenze e incendi per le strade di Parigi. Nel giorno del ritorno alla manifestazione dei gilet gialli e della marcia per il clima la cronaca deve registrare una impennata di violenza lungo il percorso del corteo.
All’arrivo nei pressi di place d’Italie, si sono moltiplicate le violenze e gli incendi di cassonetti e la polizia ha risposto con il lancio di lacrimogeni.
I black bloc, con il volto coperto, hanno risposto erigendo barricate con materiale da cantiere. Forze dell’ordine e individui violenti a margine della manifestazione continuano a fronteggiarsi
La marcia per il clima a Parigi rischia di degenerare a causa di scontri e presenza di elementi black-bloc. Lungo il percorso, nel quartiere latino, sono state danneggiate banche, agenzie di assicurazione e immobiliari. Sono visibili incendi a boulevard Saint-Michel. Di fronte al clima di tensione, i movimenti ecologisti di Greenpeace e Youth For Climate hanno invitato i loro sostenitori ad abbandonare la manifestazione.
La polizia francese sta facendo fronte, all’inizio della marcia per il clima a Parigi — partita alle 14 dal giardino del Luxembourg — all’infiltrazione di black bloc nel corteo. Le forze dell’ordine denunciano “violenze” commesse da questi individui e — su Twitter — invitano i manifestanti ad “emarginarli”.
Facendo uso di lacrimogeni, la polizia ha respinto il tentativo degli elementi violenti — uno dei quali è stato fotografato e la foto postata su Twitter — di unirsi ai manifestanti per il clima.
Primi lanci di lacrimogeni da parte della polizia, sugli Champs-Elysees, per disperdere gruppi di gilet gialli che volevano avvicinarsi alle zone vietate in questa giornata a rischio di fusione di diversi cortei
La prefettura ha reso noto che per questo 45/o appuntamento dei gilet gialli sono stati effettuati finora 65 fermi. La zona vietata ai cortei comprende tutti gli Champs-Elysees fino all’Eliseo da una parte e all’Assemblèe Nationale sull’altra riva della Senna
Dopo mesi, Parigi si è svegliata blindata come nei sabati passati in cui imperversavano le proteste dei gilet gialli che sono tornati oggi in piazza assieme a diversi cortei, tra cui quelli sul clima, per rilanciare le proprie posizioni.
E non sono tardati ad arrivare i primi disordini, con scontri e lanci di lacrimogeni da parte della polizia sugli Champs-Elysees: i manifestanti hanno tentato infatti di avvicinarsi alle zone vietate in questa giornata considerata ad alto rischio per la possibile fusione di diversi cortei. 7.500 poliziotti e gendarmi sono schierati dall’alba nelle zone chiave della capitale francese e finora sono già stati effettuati 106 fermi e 1200 controlli, nel corso dei quali la polizia ha sequestrato “armi da destinazione” come pietre, mazze, bocce e altri oggetti contundenti. La zona vietata ai cortei comprende tutti gli Champs-Elysees fino all’Eliseo da una parte e all’Assemblèe Nationale sull’altra riva della Senna.
A complicare la situazione, annunciate proteste contro la riforma delle pensioni mentre migliaia di persone si accalcheranno davanti a siti e monumenti simbolo di Parigi per la Giornata del Patrimonio, durante la quale saranno possibili visite guidate.
Ma alcuni luoghi celebri, come l’Arco di Trionfo e il Grand e Petit Palais, resteranno chiusi al pubblico. Nelle strade più a rischio, prima fra tutti gli Champs-Elysees, hanno fatto ritorno questa mattina i camion blindati della gendarmeria e le camionette con gli idranti per disperdere la folla. Gli appelli dei gilet gialli sui social network si sono moltiplicati, al motto di “tutta la Francia a Parigi”.
Alcuni attivisti “antagonisti” chiedono espressamente la convergenza dei cortei sul clima e sulla giustizia sociale motivo per cui venerdì sera è intervenuto il presidente Emmanuel Macron per invitare tutti alla calma: “E’ bene che la gente si esprima — ha detto Macron — bisogna che questo possa avvenire in un clima di calma. Lancio un appello affinchè tutto possa svolgersi con intelligenza, concordia e con calma, affinchè i nostri giovani e meno giovani possano fare le loro visite e godersele”.
(da agenzie)
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