TRENO DERAGLIATO, ERA DIFETTOSO LO SCAMBIO SOSTITUITO, IL PEZZO E’ PRODOTTO DALLA FRANCESE ALSTOM
LA PROCURA: “MA NON GIUSTIFICA COMPLETAMENTE TUTTO L’INCIDENTE DI LODI”
C’era un difetto all’interno del pezzo che è stato sostituito e che sarebbe stato la causa del deragliamento del treno Frecciarossa a Lodi. Non solo un errore umano, dunque, ma anche un errore di fabbricazione. “Ieri sera è pervenuta una comunicazione da parte della procura, a seguito del rilevamento di un difetto interno all’attuatore (una componente dello scambio, ndr). Sono state fatte delle prove in campo e sembra che ci sia un’inversione dei cablaggi interna al dispositivo che si è andato a sostituire”, ha detto il direttore dell’Agenzia nazionale per la sicurezza delle Ferrovie, Marco D’Onofrio, durante l’audizione in commissione Lavori Pubblici del Senato.
La produttrice del componente difettoso dello scambio è la società francese Alstom. Lo riferiscono all’Agi fonti investigative.
Il direttore dell’Ansf continua: “Questo giustifica il problema che hanno trovato i manutentori nelle verifiche prima del rilascio dell’apparato al regolatore della circolazione perchè evidentemente qualcosa non funzionava a dovere”. Il difetto, comunque, non basterebbe a spiegare le cause dell’incidente.
Secondo D’Onofrio si tratta di “una prima evidenza che introduce un problema che è stato riscontrato, ma non giustifica completamente tutto. Probabilmente nell’andare a rilasciare il deviatoio forse anche lì qualcosa non ha funzionato”. Da ieri sera Rete ferroviaria italiana ha “ovviamente sospeso il montaggio di attuatori di questo tipo”.
Il procuratore di Lodi, Domenico Chiaro, ha spiegato che la Procura ha diramato un alert di sicurezza dopo che gli stessi periti nominati dalla procura, per indagare sulla dinamica del deragliamento del Frecciarossa giovedì scorso a Ospedaletto Lodigiano, hanno confermato l’esistenza di un problema elettrico dello scambio numero 5, quello ‘incriminato’ per aver fatto deragliare il convoglio. “Lo abbiamo dovuto fare – ha detto il procuratore – perchè quei componenti, prodotti da un fornitore di Rfi, vengono venduti in tutta Europa”.
“Stiamo vagliando altre posizioni”, ha poi dichiarato il magistrato.
(da agenzie)
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