TRUMP CONQUISTA IN RIMONTA FLORIDA, OHIO E TEXAS, A BIDEN L’ARIZONA, ORA PUNTA SUL MIDWEST
MICHIGAN, WISCONSIN, PENNSYLVANIA E NORTH CAROLINA SARANNO DECISIVI: CI VORRANNO GIORNI PER CONTEGGIARE I VOTI PER POSTA
A inizio scrutinio, e con settimane di sondaggi alle spalle che davano Joe Biden vincitore, sembrava fosse arrivata l’onda blu. Una presunzione rafforzata dall’affluenza record alle urne del 67%, la più alta da oltre un secolo negli Stati Uniti (nel 2016 era stata del 55,8%), grazie anche al ricorso all’early voting, cioè al voto anticipato (scelto da 101 milioni di americani, di cui oltre 65 milioni per posta). Un dato che tradizionalmente gioca a favore dei democratici.
Ma le rilevazioni sulle presidenziali americane hanno fallito anche questa volta, come successe quattro anni fa con Hillary Clinton: il vantaggio iniziale del candidato democratico si è schiantato davanti alla rimonta di Donald Trump in Florida, Texas e Georgia. Fino ad accaparrarsi l’Ohio, uno degli Stati chiave che dalla guerra civile ha azzeccato 33 su 37 presidenti americani.
E mai un repubblicano ha vinto le elezioni senza averlo conquistato. Gli Stati Uniti si sono confermati così per l’ennesima volta poco tracciabili, poco intuibili, poco affidabili nelle loro stesse previsioni.
Ora per Joe Biden- che conquista Virginia, Minnesota e il battleground state dell’Arizona — tutta l’attenzione è concentrata sul Midwest e sugli scrutini del voto per posta, a cui milioni di americani, mai come quest’anno, hanno fatto ricorso causa Covid.
Su Michigan, Wisconsin e Pennsylvania, che quattro anni fa scelsero il presidente voltando le spalle a Hillary Clinton. Nessuno dei tre sarà in grado di comunicare il vincitore quest’oggi — Pittsburg ha annunciato che l’esito arriverà fra tre giorni-, ma la conquista di due di questi tre stati potrebbe assicurare a Biden la vittoria.
Insieme a North Carolina, in totale assegnano 61 grandi elettori e in tutti e quattro, secondo le proiezioni dei principali media, Donald Trump è attualmente in vantaggio. Ma il risultato potrebbe essere ribaltato proprio dai voti per posta, che solitamente favoriscono il campo democratico.
In gioco ci sono anche i 9 elettori (in tutto) di Maine e Nebraska, che a differenza di tutti gli altri Stati assegnano i voti elettorali su base proporzionale: il primo è andato a Biden, ora si attende l’esito dello scrutinio nel secondo.
La partita per arrivare al magic number dei 270 elettori però è ancora aperta
(da agenzie)
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