TSIPRAS AL PARLAMENTO EUROPEO: “GRECIA CAVIA DELL’AUSTERITY, ESPERIMENTO FALLITO”
“GLI AIUTI NON SONO ARRIVATI AL POPOLO MA ALLE BANCHE”…”UE SIA DEMOCRATICA O NON SOPRAVVIVERA'”
“La Grecia è stata un laboratorio sperimentale per l’austerity, ma questa non ha avuto successo”. Il premier greco Alexis Tsipras parla al Parlamento europeo, dove è stato accolto con un lunghissimo applauso e qualche fischio.
“La scelta coraggiosa del popolo greco, in condizioni senza precedenti, non è una scelta di rottura con l’Europa ma è la scelta di tornare ai valori che stanno alla base dell’Ue. E’ un messaggio chiarissimo”, ha detto riferendosi al referendum. “Occorre rispetto per la scelta del nostro popolo”.
Tsipras ha poi spiegato che “i fondi” dei creditori internazionali dati alla Grecia “non sono mai arrivati al popolo greco ma sono andati alle banche”.
Il discorso del primi ministro ellenico è stato ascoltato anche dal presidente del Consiglio Ue Donald Tusk e dal presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker, presenti alla plenaria. Tusk, che ha parlato prima di Tsipras, ha dato una scadenza finale per un accordo con la Grecia: “La scadenza è tra quattro giorni”, e cioè domenica.
“Non ho dubbi sul fatto che una possibile uscita della Grecia colpirà anche l’Europa, chi pensa il contrario è ingenuo”, ha detto Tusk riferendosi alla possibile Grexit.
Alexis Tsipras è soddisfatto di quanto ottenuto finora.
“Sono contento della comprensione di tutti dell’esistenza di un problema non solo greco, ma europeo, che tutti siamo chiamati a risolvere insieme” ha detto il premier greco ieri sera nel corso della conferenza stampa finale dell’Eurosummit.
“Le discussioni si sono svolte in un clima positivo, il processo sarà rapido, e permetterà di raggiungere un accordo entro la fine della settimana” ha assicurato, “vogliamo dare una prospettiva per una definitiva uscita dalla crisi”.
Il quotidiano Kathimerini, schierato apertamente per il Sì al referendum greco, scrive tuttavia che il governo greco si prepara al peggio: di fronte alla possibilità concreta di un’uscita dall’area dell’euro, il Ministero delle Finanze sta studiando l’introduzione di una valuta parallela all’euro.
I salari dei dipendenti pubblici, secondo quanto affermato dal vice-ministro alle finanze, Dimitris Mardas alla stazione televisiva Mega tv, sono assicurati fino a metà luglio, con un importo pari a 300 milioni ma il paese ha bisogno di altri 2 miliardi per pagare 4,5 milioni di pensioni ai cittadini in luglio.
Per questo, il Governo starebbe valutando l’emissione di titoli di debito, i cosiddetti IOU (I Owe You) che rappresentano la garanzia di un pagamento futuro e che verrebbero stampati e distribuiti per garantire salari e pensioni.
Indiscrezione smentita dallo stesso Governo greco.
(da “Huffingtonpost”)
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