UNIONI SENZA FEDELTÀ: DA POLITICI PUTTANIERI NON CI SI POTEVA ASPETTARE DI MEGLIO
ABITUATI COME SONO A CAMBIARE TRE PARTITI A LEGISLATURA, SI SONO PREOCCUPATI DI STRALCIARE L’OBBLIGO DI FEDELTA’ SULLE UNIONI CIVILI… PROTESTE IN PIAZZA DEL MONDO LGBT
“Hai svenduto i nostri diritti per il tuo governo! Non vi voteremo più!”. Si fa fatica a trovare commenti positive all’annuncio via twitter fatto dal premier Matteo Renzi sull’accordo “storico”.
Il Partito Democratico e Alleanza Popolare hanno trovato un’intesa sul maxi-emendamento al ddl Cirinnà per regolare le unioni civili.
Come era emerso nei giorni scorsi, tra le varie modifiche al testo iniziale c’è lo stralcio della stepchild adoption, l’adozione del figlio del partner.
I movimenti Lgbt sono insorti. Al grido di ‘Vergogna, vergogna’ i manifestanti per i diritti Lgbt hanno provato a raggiungere il Senato, ma sono stati fermati dalle forze dell’ordine a 300 metri da Palazzo Madama.
I manifestanti si sono quindi seguiti in terra ed hanno bloccato Corso Rinascimento.
La stepchild adoption era considerata un pilastro irrinunciabile e lo stralcio ha inevitabilmente scatenato una protesta rabbiosa. Cartelloni, canti, bandiere. E tanti cori: “Vergogna, vergogna!”, ma anche “Non ce la facciamo più!”.
C’erano diverse associazioni in strada: circa 200 persone, provenienti da tutt’Italia – rappresentanti di Arcigay, Arcilesbiche, Famiglie arcobaleno, Rainbow, per citarne alcune.
Quando il senatore Sergio Lo Giudice esce in strada per incontrare i movimenti e i giornalisti, la sua voce viene ricoperta dalle grida: “Buffoni, buffoni”.
C’è un corto circuito se il tweet festoso del premier “L’accordo sulle unioni civili è un fatto storico per l’Italia. È davvero #lavoltabuona” incontra i peggiori commenti.
“Le unioni ci sono, manca solo la civiltà che avete tolto, ma come si fa a vantarsi di una schifezza simile?”, scrive un utente.
E un altro: “Questo tweet dimostra che a te non fregava una legge dignitosa. A te fregava poter dire “ho fatto io la legge””.
E via, anche insulti.
“Ma fatto storico di cosa? Il passaggio dal Paleolitico Intermedio al Paleolitico Superiore?”, twitta Guglielmo al premier. E ancora: “Stralciata in questo modo non fa altro che aumentare la discriminazione in un paese già altamente retrogrado. Delusione massima”.
Lo scrittore Carlo Gabardini aveva twittato poco prima del via libera all’accordo: “Signori Senatori PD state facendo riscrivere la #Cirinnà all’NCD, permettendogli di insultarci attraverso una legge. Non vi perdoneremo mai”.
Mentre la filosofa Michela Marzano, deputata del Pd, aveva messo in guardia: “Se c’è lo stralcio della stepchild adoption lascio il Pd”.
“Che lo Stato, tramite Alfano, metta le mani nelle mutande è alquanto inquietante. Ma ancora di più il pregiudizio secondo il quale per non assomigliare al matrimonio le coppie gay non debbano essere fedeli e possano continuare tranquillamente ad essere promiscue, come dice il pregiudizio storico verso gli omosessuali”, ha dichiarato Franco Grillini, esponente del movimento lgbt e presidente di Gaynet.
“A quanto pare oltre alla stepchild adoption, che in paesi civili come la Francia, la Germania, il Regno Unito è addirittura automatica, Alfano ha imposto di togliere al testo del ddl Cirinnà , per il maxiemendamento finalizzato alla fiducia, anche la ‘fedeltà ‘ sessuale come requisito di coppia per le unioni civili, perchè sarebbe una caratteristica esclusiva del matrimonio eterosessuale – commenta ironicamente – E così avremo le corna legali mentre per le coppie etero no”, continua sospendendo il giudizio in attesa di leggere il testo.
“L’emendamento sul quale il governo si appresta a chiedere fiducia in aula è una dichiarazione di resa, incondizionata, un insulto alla dignità delle persone perchè frutto di strategie che svendono le vite di tutti e tutte – commenta Arcilesbica – e il risultato sarà quello di tenere in piedi una legge per fare campagna elettorale e proclami di tenuta del governo ci troveremo di fronte ad uno scempio agito, deciso, sulle vite, sui corpi di cittadine e cittadini di questo paese”.
(da “Huffifngtonpost”)
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