VENDEVA ROSE ALLE COPPIETTE PER STRADA, MULTATO PER 5.000 EURO E PER “ROSARIO” PARTE LA COLLETTA DEGLI ABITANTI DI MOGLIANO IN VENETO
IL DELIRIO DI UNA AMMINISTRAZIONE SOVRANISTA CHE MULTA UN POVERO CRISTO PERCHE’ INDIANO CHE CERCA DI GUADAGNARE QUALCHE EURO PER MANGIARE… “LA LEGALITA’ VA RISPETTATA” ? PRIMA VIENE L’UMANITA’, CONCETTO A VOI SCONOSCIUTO
C’è chi ha proposto di fare una colletta per aiutare l’uomo originario dell’India. Il caso ha colpito anche i commercianti della zona, soprattutto per l’entità della multa che è sembrata a tanti esagerata
Un venditore ambulante di origine indiana, di quelli che si aggirano per i locali e vendono fiori ai clienti, si è visto comminare una maxi-multa da 5 mila euro dalla Polizia locale in una piccola cittadina del Veneto, Mogliano, al confine tra le province di Treviso e Venezia.
«Rosario», come lo conoscono in tanti nella zona, stava prendendo uno dei fiori dal suo mazzo per darlo ad una coppia davanti alla caffetteria Goppion in via Don Bosco, quando si è avvicinata una pattuglia della municipale. Secondo quanto riferito dal vicesindaco leghista Leonardo Muraro al Gazzettino, l’uomo non era in possesso di alcuna certificazione fiscale: «Può dispiacere per la persona – ha dichiarato – ma la legalità va rispettata. Il vigile ha agito correttamente».
Il vicesindaco: «Qui si parla di legalità, è un venditore abusivo»
Il venditore ambulante di rose è una presenza fissa, tutti in Paese lo conoscono. E proprio l’entità della multa ha creato sconcerto tra i commercianti e i cittadini di Mogliano: alcuni hanno espresso solidarietà all’uomo, altri hanno proposto sui social di avviare una colletta. L’episodio è avvenuto sabato sera, verso la fine del turno di pattuglia della Polizia locale. Ieri – lunedì 21 luglio – della multa si sarebbe discusso anche in un incontro a porte chiuse nel comune trevigiano. «Alla polizia urbana – ribatte il primo cittadino Muraro – erano già arrivati altri solleciti sulla questione. Il “fastidio” ha una logica fino ad un certo punto: qui si parla di legalità, è un venditore abusivo». Per il vicesindaco, «il poliziotto ha fatto un ottimo lavoro –
conclude – Per avere un’attività bisogna essere a norma e lui non aveva nessuna certificazione fiscale. È una persona conosciuta, capisco che possa dispiacere, ma la legalità deve essere mantenuta».
(da agenzie)
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