VERONA, ARRESTATO L’EX VICE SINDACO: CORRUZIONE PER APPALTI E CONSULENZE
FERMATA ANCHE LA MOGLIE DI VITO GIACINO: LO SCANDALO SCOPPIATO IN SEGUITO A UNA LETTERA ANONIMA… ERA CONSIDERATO L’EREDE DI TOSI
Arrestato l’ex vice sindaco di Verona, Vito Giacino. L’avvocato 41enne, che sarebbe accusato di corruzione, è stato portato in carcere.
La moglie Alessandra Lodi, anche lei avvocato, è invece ai domiciliari.
Oltre all’incarico di vice sindaco per il Comune di Verona, in passato Giacino ha anche ricoperto l’incarico di assessore all’Urbanistica e, nella seconda giunta Tosi, al’Edilizia privata. In corso altri arresti.
Le indagini riguarderebbero l’ipotesi di corruzione nell’ambito di accertamenti avviati alcuni mesi fa su vicende riguardanti appalti e consulenze alla moglie.
Giacino si era dimesso dall’incarico il 15 novembre scorso dopo l’inscrizione nel registro degli indagati.
Era considerato il successore naturale di Flavio Tosi, fino a quando in autunno scoppiò il caso dopo una lettera anonima che lo accusava di corruzione.
Nel corso delle prime fasi dell’inchiesta erano stati perquisiti gli uffici comunali inerenti all’attività dell’allora vice sindaco e gli studi legali.
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