VIA LIBERA AL DECRETO IMPRESE: PRESTITI GARANTITI AL 100% PER LE PMI E LIBERI PROFESSIONISTI
FINO A 25.000 EURO SENZA ALCUNA VALUTAZIONE DEL MERITO DEL CREDITO, DA 25.000 A 800.000 EURO SENZA VALUTAZIONE AMBIENTALE CON 90% GARANTITO DALLO STATO… INTERESSI ZERO PER SEI ANNI DI RATEAZIONE: SE NON PAGHI PAGA LO STATO, OVVERO I CONTRIBUENTI… NESSUN OBBLIGO DI EVITARE LICENZIAMENTI O ASSUMERE LAVORATORI… ALTRO CHE 10 MILIARDI, ALLO STATO POTREBBE COSTARE UNA CIFRA ENORME
Aiuti a tutte le imprese, piccole e grandi e a tutte le attività costrette a chiudere per l’emergenza Coronavirus.
C’è l’accordo nel governo per un nuovo decreto, approvato stasera dal Consiglio dei ministri, centrato sul sostegno all’economia.
Tra gli interventi, sostegno alle Pmi, che potranno beneficiare di garanzie da parte dello Stato al 100%, sia per gli autonomi sia per le imprese.
Per quelle meno piccole la percentuale dell’impegno pubblico scende al 90%, fino all’80% sul ruolo delle imprese.
«Con il decreto appena approvato — ha detto il premier Giuseppe Conte — diamo liquidità immediata per 400 miliardi di euro alle nostre imprese, 200 per il mercato interno, altri 200 per potenziare il mercato dell’export. È una potenza di fuoco».
Creato un fondo da 1 miliardo al ministero dell’Economia e delle Finanze per sostenere le garanzie. E sarà Sace a concedere le garanzie per la liquidità alle imprese, fino a 200 miliardi di cui almeno 30 dedicati a piccole e medie aziende, autonomi e partite Iva che abbiano già usato appieno il ricorso al Fondo di garanzia per le Pmi.
Sace resterà a Cassa depositi e prestiti, ma non sarà più soggetta «all’attività di direzione e coordinamento» di Cdp. Sarà il Mef a ricoprire il ruolo di indirizzo e coordinamento. Altri 200 miliardi sono dedicati all’export, fondi che vanno a sommarsi ai 350 miliardi già previsti
La garanzia pubblica
Rimane quindi al 100% la garanzia sui prestiti per imprese piccole e medie, come confermavano già nel pomeriggio fonti del Ministero dello Sviluppo citate dall’Ansa. Quindi: prestiti garantiti al 100% fino a 25mila, euro senza alcuna valutazione del merito di credito; 100% (di cui 90% Stato e 10% Confidi) fino a 800mila euro senza valutazione andamentale (ovvero il monitoraggio operato dalla banca sui rapporti che l’azienda intrattiene con il sistema bancario e la banca affidante; 90% fino a 5 milioni di euro senza valutazione andamentale.
Per le piccole e medie imprese, ma anche per i professionisti, la garanzia sarà del 100 per cento. Ma con delle differenze.
I prestiti fino a 25mila euro non avranno la valutazione del merito di credito, cioè non dovranno aspettare l’esito del check sull’affidabilità dell’impresa a restituire il prestito. Un check basato sullo stato di salute del’anno scorso. I prestiti, in questo caso, saranno diretti: le banche non dovranno aspettare il via libera del Fondo di garanzia – il contenitore dei soldi – per erogare le risorse. È una misura per gli artigiani, gli idraulici, i commercianti.
Da 25mila a 800mila euro la garanzia sarà al 100%, ma lo Stato coprirà solo il 90 per cento. Il restante 10% sarà coperta da Confidi, cioè dai fidi privati.
Da 800mila euro e fino a 5 milioni di euro, la garanzia statale sarà al 90 per cento.
Vale qui la stessa considerazione in campo per le grandi imprese: una parte del prestito, in questo caso del 10%, non avrà l’ombrello dello Stato. E per entrambe queste tipologie di prestiti, dal ministero dello Sviluppo economico si spiega che non ci sarà “la valutazione andamentale”. Quando andranno a chiedere i soldi in banca, il check sullo stato di salute non terrà conto dei danni provocati dal virus già dalle scorse settimane.
(da “Huffingtonpost”)
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