VINCERE E VINCEREMO
LE ARMI SEGRETE DELLA CONTROGUERRIGLIA DA BAGNASCIUGA
Se il marziano Kunt, quello di Ennio Flaiano, atterrasse di nuovo a Roma e desse un’occhiata ai principali giornali italiani, scoprirebbe che:
a) nel caso in cui leggesse la stampa governativa, cioè quasi tutta, la biblica migrazione di persone in fuga dall’Africa e dall’Asia verso le coste e le frontiere italiane sta per essere risolta una volta per tutte da un epocale intervento della mitica “Europa” che, convinta a viva forza dal giovane ed energico, ginnico e scattante premier Matteo Renzi, si accinge a farsi carico “pro quota” delle centinaia di migliaia di profughi e clandestini che si affacciano sul nostro territorio, insomma il Piano B della fase 2 del secondo tempo funziona alla grande;
b) nel caso in cui s’imbattesse nelle prime pagine dei giornali di centrodestra, dal Giornale a Libero, la biblica migrazione eccetera è in realtà un’invasione in piena regola, favorita anzi voluta e sollecitata da alcune quinte colonne “buoniste”, “radical chic” e “cattocomuniste” degli scafisti libici e siriani, annidate nei palazzi del governo e del Vaticano, che ricoprono d’oro i nuovi arrivati, quasi tutti iscritti all’Isis, trasformandoli in nababbi provvisti di ogni sorta di bendidio: soldi a palate, gioielli, pietre preziose, sei o sette pasti al giorno, suite in hotel a 5 stelle con piscina e Spa, moschee in ogni angolo e naturalmente sesso gratuito a ogni ora del giorno e della notte (resta da capire perchè mai questi fortunati africani o asiatici, che hanno trovato in Italia il Paese di Bengodi, si ostinino pervicacemente a crepare in mare o nelle celle frigorifere dei tir prima di assaporare la cuccagna, o a tentare la fuga dall’Italia verso i paesi del Nord Europa, i quali —sempre secondo gli house organ berlusleghisti — li trattano doverosamente a pesci in faccia, immuni come sono dal contagio “buonista”, “radical chic” e “cattocomunista”; nè si comprende perchè mai gli italiani non fuggano dall’inferno italiano verso le ubertose coste libiche e siriane). Cogliamo fior da fiore dagli ultimi titoli di Libero.
“Ecco come l’Italia regala permessi ai clandestini. Invasione legalizzata”, “Il governo regala l’8 per mille ai profughi. Incentivi all’invasione”, “Ai clandestini i soldi dei disabili”, “in nome dell’accoglienza la Boldrini dichiara guerra a mezzo mondo”, “Ho il diritto di odiare l’Islam”, “Gli immigrati bloccano Milano: schifano cibo e aiuti e rifiutano le tende dove dormono i soldati”, “L’invasione continua, naufraga il buonismo”, “La Libia è un inferno e noi progettiamo interventini di pace”, “Clandestini in poltrona, italiani e turisti per terra. Il trattamento privilegiato sui traghetti”. L’accoglienza ‘benedetta’ ci rende stranieri in casa nostra”, “I vescovi se la prendono anche con gli alpini: proibita a messa la loro preghiera, si temeva che gli immigrati si offendessero”, “Maroni: il Nord riempito di clandestini per ripicca politica”, “La sinistra europea mena gli immigrati, quella italiana invece tace e si fa invadere”, “Vaticano vietato ai profughi” mentre “Papa e vescovi attaccano chi non è disposto ad accogliere tutti gli extracomunitari”, “Rifiutano i clandestini: denunciati 10 sindaci. Accoglienza a tutti i costi”, “Due moschee a Milano, l’ulti mo regalo di Pisapia”,“Violentata da tre ‘profughi’”,“In galera ci va la polizia”,“Più bikini meno burqa: protesta anti-islam”, “Fassino in Comune presta una stanza per pregare Allah”, “Perchè l’Italia è il bengodi dei clandestini ”, “Risse, occupazioni, censure: l’Italia in mano agli immigrati”, “La satira che fa paura a chi tifa invasione: buonisti talebani”, e infine il top dei top: “La sinistra uccide 10 immigrati al giorno. I disastri dei buonisti”. Ma ecco il Giornale di Sallusti che, per non rimanere indietro e non prender buchi, risponde da par suo. “Fisco e migranti: così l’accoglienza si mangia Imu e Tasi”,“I n v a s i one via terra”, “Il nemico tra i banchi. Padova, la ragazzina lascia la scuola per il Jihad”, “Alfano usa i profughi come u n’arma. Vendetta contro il Nord”, “Immigrati violenti. Stupro in spiaggia, caccia a un ragazzo di colore”, “Bu o n ismo da sacrestia”, “Il paradiso degli stupratori”, “Gli amici degli invasori: preti, attivisti e lo zampino dell’Arci, ecco chi aiuta i profughi a sbarcare sulle nostre coste”,“L’u m a n itarismo diventa complice degli schiavisti”, “Mons. Galantino, il piazzista del Papa”, “Milano, il cocker eroe salva la padrona dallo stupro di un cin gales e”, “L’affare clandestino delle coop cattoliche”, “Il Pd mette Buddha al posto del crocefisso”, “La strage buonista di migranti: i morti passati da 20 a 3500 all’anno”, “Zingari sparano, evacuata spiaggia. Allarme stupri, vietato dire che i responsabili sono stranieri”,“Isis, dieci indagati in Italia. Spariti nel nulla 5 mila baby profughi”, “In Italia ci sono 50 mila musulmani che tifano per i tagliagole dell’Isis”, “Il governo regala l’Italia ai terroristi”, “Versilia in mano ai delinquenti, serve l’esercito sulle spiagge”.
A questo proposito, sempre sul Giornale, si segnala un patriottico trattatello di alta strategia militare firmato da Stefano Zurlo sull’epica battaglia ingaggiata dai vigili urbani “contro i vu’ cumprà di Alassio” che “fanno concorrenza sleale alle botteghe artigiane del centro storico”.
“Il comandante Francesco Parrella ha deciso di aggiornare il modus operandidel corpo… In bermuda e maglietta. O addirittura in costume da bagno. Con tanto di tuffo in mare. Via la divisa, basta con gli appuntamenti (sic, ndr) tradizionali. E con le solite tecniche. Cambia il nemico e si adeguano pure loro: i vigili. Quest’estate verrà ricordata come quella del cambiamento… Una piccola rivoluzione”.
È la svolta: “Pensa e ripensa, Parrella ha trovato il modo di aggirare i vu’ cumprà . Prendendoli alle spalle… Come capitò — ci si conceda il paragone — ai soldati francesi che si credevano protetti dalla linea Maginot e furono sorpresi dalle armate tedesche. A ciascuno la sua guerra”.
Ecco dunque il comandante Parrella, pancia in dentro e petto in fuori, armato dei migliori manuali di arte militare, lanciare “l’assalto alle bancarelle abusive”, ma attenzione: esso “non parte più da terra, ma dalla sabbia, dalla spiaggia, se necessario dal mare”.
Con mezzi anfibi di ultima generazione, si presume. “Ogni giorno due pattuglie in versione balneare camminano a ridosso degli ombrelloni e al momento opportuno intervengono”.
Zac!, “più scattanti” che pria. “Chi combatte questa guerra — dichiara il sindaco Enzo Canepa in tuta mimetica dal suo rifugio antiatomico sotto le cabine di un lido, poco prima del coprifuoco — deve adattarsi alla natura del territorio”. Giusto.
Il comandante Parrella svela perigliosamente una delle tecniche di controguerriglia da bagnasciuga: “Le nostre pattuglie hanno imparato a mimetizzarsi”.
Marco Travaglio
(da “Il Fatto Quotidiano”)
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