VITTORIO FELTRI VUOLE MANDARE IN GALERA BERLUSCONI: “FACCIAMO COME IN UNGHERIA, IN CARCERE CHI ALLA FINE DEL MANDATO PRESENTA UN BILANCIO NEGATIVO”
POI HA UN VUOTO DI MEMORIA: PARLA DI CHI HA CREATO IL DEFICIT E DIMENTICA BELUSCONI
Vittorio Feltri vuole mandare in galera il premier Silvio Berlusconi.
Ieri Il Giornale ha dedicato la prima pagina a una proposta choc: applicare in Italia la legge proposta in Ungheria, cioè spedire in galera il premier “che alla fine del mandato presentasse un bilancio negativo”.
Il Giornale di ieri, sotto il titolo “È colpa loro se siamo ridotti così”, pubblica le foto degli otto colpevoli della “voragine”.
Nell’ordine: Forlani, Spadolini, Craxi, Fanfani, Goria, De Mita, Andreotti, Amato (nelle pagine interne anche Ciampi) e…
E niente. Stop.
La foto di Silvio Berlusconi non c’è. Eppure basta guardare il grafico qui sotto per scoprire che uno dei maggiori responsabili della voragine è proprio il Cavaliere.
Il debito pubblico dal massimo livello mai raggiunto al tramonto della prima Repubblica (119 per cento) è sceso durante i governi del centrosinistra.
Prima dal 1995 al 2000 e poi nel 2007, quando Romano Prodi lo ha portato poco sopra il 103 per cento.
Se è schizzato quasi al 120 per cento nel periodo 2008-2011 lo si deve alla politica economica asfittica e alla crescita da prefisso telefonico dell’era del Cavaliere.
Vittorio Feltri ieri scriveva: “L’inchiesta del Giornale offre ai lettori la possibilità di identificare gli ‘statisti dei miei stivali’ che ci hanno mandato in malora esponendoci al pericolo di non essere considerati affidabili sul piano internazionale… massì guardiamoli in faccia i campioni della malapolitica e facciamo loro le pulci”.
Massì caro Vittorio, guardiamoli in faccia.
Tutti però.
Anche quelli che ci pagano lo stipendio a fine mese.
Marco Lillo
(da “Il Fatto Quotidiano“)
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