“VOLEVA ESSERE UTILE AI NOSTRI MILITARI E ALL’UCRAINA”: LA STORIA DI MARIANNA TRIASKO, 37ENNE UCRAINA RESIDENTE IN VENETO DA 14 ANNI, MORTA IN COMBATTIMENTO PER DIFENDERE IL SUO PAESE
LA DONNA ERA TORNATA IN UCRAINA UN MESE DOPO L’INIZIO DELLA GUERRA, ARRUOLANDOSI NELL’ESERCITO COME INFERMIERA VOLONTARIA E LASCIANDO LA FAMIGLIA
Era un’infermiera. E una mamma. E probabilmente prima di quest’anno non aveva mai abbracciato fucile. Ma quando è iniziata l’invasione russa si è fatta coraggio ed è andata a combattere per il suo Paese, fino alla fine.
Marianna Triasko, ucraina residente in Veneto da 14 anni, è morta in combattimento a soli 37 anni. Era tornata nel suo Paese, l’Ucraina, un mese dopo l’inizio del conflitto, arruolandosi nell’esercito come infermiera volontaria.
Originaria di Ivano-Frankivsk, risiedeva a Villorba, nel Trevigiano, ed era sposata con un italiano. Aveva due figli di 10 e 14 anni. Aveva detto alla sua famiglia di essere partita per il suo Paese come volontaria della Croce Rossa e l’ultimo scambio di messaggi con la sorella è avvenuto due giorni prima il suo decesso.
Secondo quanto si apprende, Marianna è stata ferita il 23 a Zaporizhzhia, o nelle vicinanze, dove prestava servizio presso un locale ospedale civile o un ospedale da campo. Era verosimilmente inquadrata nell’unità A7166 della Difesa Territoriale dell’Esercito ucraino. Gravemente ferita sul campo a causa di colpi di mortaio, per circa due giorni i medici hanno cercato di fare l’impossibile per salvarle la vita, ma la donna non ce l’ha fatta.
«Voleva essere utile ai nostri militari e all’Ucraina», ha raccontato una sua amica, rivelando che Marianna dopo avere visto in televisione che c’era carenza di personale medico in Ucraina, non ha avuto alcuna esitazione a lasciare tutto e partire. «Ricordo il nostro primo incontro, parlava molto e sorrideva tutto il tempo, come se non avesse paura. I suoi fratelli erano orgogliosi di lei. Era sempre preoccupata per il loro benessere, sapeva come incoraggiare le persone».
In molti nel suo villaggio – che si trova nella regione di Ivano-Frankivsk – continuano a conservare un bel ricordo di lei. «Marianna è cresciuta qui, è andata a scuola, poi ha lavorato in un ospedale locale, faceva il medico – precisa un suo conoscente al sito ucraino news.obozrevatel.com -. Circa 14 anni fa è andata a vivere e lavorare in Italia. Le sue due sorelle e la madre vivono lì, mentre suo fratello in Germania». In base a quanto riportano alcuni media ucraini, il corpo della giovane sarà presto consegnato e sepolto nella sua terra natale.
(da agenzie)
Era un’infermiera. E una mamma. E probabilmente prima di quest’anno non aveva mai abbracciato fucile. Ma quando è iniziata l’invasione russa si è fatta coraggio ed è andata a combattere per il suo Paese, fino alla fine.
Marianna Triasko, ucraina residente in Veneto da 14 anni, è morta in combattimento a soli 37 anni. Era tornata nel suo Paese, l’Ucraina, un mese dopo l’inizio del conflitto, arruolandosi nell’esercito come infermiera volontaria.
Originaria di Ivano-Frankivsk, risiedeva a Villorba, nel Trevigiano, ed era sposata con un italiano. Aveva due figli di 10 e 14 anni. Aveva detto alla sua famiglia di essere partita per il suo Paese come volontaria della Croce Rossa e l’ultimo scambio di messaggi con la sorella è avvenuto due giorni prima il suo decesso.
Secondo quanto si apprende, Marianna è stata ferita il 23 a Zaporizhzhia, o nelle vicinanze, dove prestava servizio presso un locale ospedale civile o un ospedale da campo. Era verosimilmente inquadrata nell’unità A7166 della Difesa Territoriale dell’Esercito ucraino. Gravemente ferita sul campo a causa di colpi di mortaio, per circa due giorni i medici hanno cercato di fare l’impossibile per salvarle la vita, ma la donna non ce l’ha fatta.
«Voleva essere utile ai nostri militari e all’Ucraina», ha raccontato una sua amica, rivelando che Marianna dopo avere visto in televisione che c’era carenza di personale medico in Ucraina, non ha avuto alcuna esitazione a lasciare tutto e partire. «Ricordo il nostro primo incontro, parlava molto e sorrideva tutto il tempo, come se non avesse paura. I suoi fratelli erano orgogliosi di lei. Era sempre preoccupata per il loro benessere, sapeva come incoraggiare le persone».
In molti nel suo villaggio – che si trova nella regione di Ivano-Frankivsk – continuano a conservare un bel ricordo di lei. «Marianna è cresciuta qui, è andata a scuola, poi ha lavorato in un ospedale locale, faceva il medico – precisa un suo conoscente al sito ucraino news.obozrevatel.com -. Circa 14 anni fa è andata a vivere e lavorare in Italia. Le sue due sorelle e la madre vivono lì, mentre suo fratello in Germania». In base a quanto riportano alcuni media ucraini, il corpo della giovane sarà presto consegnato e sepolto nella sua terra natale.
(da agenzie)
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