VON DER LEYEN RIFIUTA I VOTI SOVRANISTI: “FIERA DI NON AVERE IL LORO APPOGGIO”
BREXIT, RIFORMA DI DUBLINO, SALARIO INIMO, FLESSIBILITA’, ACCOGLIENZA: I TEMI DEL SUO DISCORSO
Sì salario minimo, sì anche a una proroga della Brexit, impegno a discutere sempre le proposte del Parlamento, ricorso a tutta la flessibilità prevista dal Patto di Stabilità , parità di genere nella prossima Commissione e ok alla revisione di Dublino.
È un’attività di seduzione a tutto campo quella di Ursula Von der Leyen, la candidata designata dai Ventotto e oggi chiamata davanti al Parlamento per sottoporsi al voto dell’emiciclo.
“In mare c’è l’obbligo di salvare le vite. La Ue deve e può difendere questi valori”, ha detto. “Dobbiamo salvare le vite ma non è sufficiente – ha aggiunto – dobbiamo lottare contro i trafficanti di esseri umani, assicurare le nostre frontiere esterne e tutelare il diritto asilo tramite corridoi umanitari”.
Von der Leyen ha ribadito che è necessaria una revisione del regolamento di Dublino. “Proporrò un nuovo patto per la migrazione e l’asilo, incluso il rilancio della riforma di Dublino”. “Questo ci consentirà di tornare ad una pienamente funzionale area Schengen, che è il più importante traino per la nostra prosperità , sicurezza e libertà ”.
“Voglio garantire che in una economia sociale di mercato ogni persona che lavora a tempo pieno possa avere un salario minimo che garantisca una vita dignitosa”, prosegue Ursula von der Leyen.
“Perciò svilupperemo un quadro nel rispetto dei quadri di lavoro – ha aggiunto -, l’opzione ottimale è avere contrattazioni collettive con i sindacati perchè loro possono adeguare il salario minimo al settore e al comparto. So che ci sono modelli diversi ma dobbiamo creare un quadro generale”.
“Se il Parlamento vota a favore di una iniziativa legislativa, mi impegno a proporre un atto legislativo’, si impegna poi von der Leyen. Questo è un punto molto delicato perchè l’esecutivo Ue è la sola istituzione europea a disporre del monopolio di iniziativa legislativa.
Il trattato prevede già la possibilità per il parlamento di chiedere alla Commissione un intervento legislativo tuttavia non c’è un uso sistematico di tale possibilità . L’apertura di von der Leyen in questa direzione è un tassello dell’operazione ‘seduzione’ degli eurodeputati per superare il cosiddetto ‘deficit democratico’.
“Per me solamente una cosa è importante, l’Europa va rafforzata e chi la vuole fare fiorire mi avrà dalla sua parte, ma chi vuole indebolire questa Europa troverà in me una dura nemica”.
Così la candidata designata dai Ventotto alla presidenza della Commissione europea Ursula von der Leyen. “Sono disposta a garantire una ulteriore proroga al recesso nel caso in cui fosse necessario più tempo per motivi validi”.
“Assicurerò una piena parità di genere nel mio collegio dei commissari”. Così la candidata designata dai Ventotto. “Se gli Stati membri non proporranno abbastanza candidati donne come commissari – ha assicurato – non esiterò a chiedere nuovi nomi”. Von der Leyen ha poi ricordato che le donne “rappresentano la metà della popolazione” dell’Ue. “Vogliamo la nostra giusta parte”.
Quanto all’economia, “dobbiamo lavorare nell’ambito del patto di stabilità e crescita, dobbiamo utilizzare tutta la flessibilità permessa dalle regole”.
Sul tema ambientale, invece, aggiunge: “Presenterò un accordo verde per l’Europa nei primi cento giorni del mio mandato”.
Così la candidata designata dai Ventotto alla presidenza della Commissione europea Ursula von der Leyen, intervenendo oggi in aula a Strasburgo. “Una delle sfide pressanti” per l’Ue ”è mantenere il pianeta sano. È la più grande responsabilità e opportunità del nostro tempo”, ha sottolineato von der Leyen. “Voglio che l’Europa diventi il primo continente climaticamente neutrale entro il 2050”, ha aggiunto la ministra tedesca, applaudita dall’emiciclo.
“Per realizzare questo obiettivo – ha aggiunto – dobbiamo compiere passi coraggiosi insieme. Il nostro obiettivo di ridurre le emissioni” di Co2 “del 40% entro il 2030 non è sufficiente”, è necessario “andare oltre” puntando a una riduzione delle emissioni “del 50% se non 55%”.
Il gruppo sovranista non la vota, lei: “Fiera di non avere il loro appoggio”.
Il gruppo “Identità e democrazia” voterà contro la candidatura di Ursula von der Leyen alla presidenza della Commissione Ue. Lo ha annunciato l’eurodeputato Alternative fur Deutschland Joerg Meuthen (“Identità e democrazia”), intervenendo in aula a Strasburgo. Nel gruppo siede anche la Lega. “Con tutto il rispetto per la sua persona – ha affermato Meuthen – noi del gruppo riteniamo che lei non sia in grado di rispondere ai requisiti” per essere nominata presidente della Commissione europea.
“Sono sollevata che non avrò il suo sostegno per me è veramente un premio per tutto quello che ho fatto”. Così la candidata designata dai Ventotto alla presidenza della Commissione europea Ursula von der Leyen rivolgendosi all’eurodeputato Alternative fur Deutschland Joerg Meuthen (“Identità e democrazia”).
(da agenzie)
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