ZAIA NON DECIDE CHE FARE (COME AL SOLITO) E CRESCE LA TENSIONE NELLA LEGA: “LA LISTA ZAIA? NON SI FARA’, LO STALLO STA FAVORENDO IL CENTROSINISTRA”
MARCELLO BANO, SINDACO DI NOVENTA PADOVANA: “ZAIA FISSI LA DATA PER LE ELZIONI: DICO AD ALTA VOCE CIO’ CHE MOLTI PENSANO MA NON OSANO DIRE”
«La data per le elezioni deve essere fissata dal presidente della Regione, da Zaia. Non da altri. Basta con queste attese: vanno convocate». Nessuna ambiguità, nessun giro di parole. A rompere il silenzio che ci si aspetterebbe nella terra del doge è Marcello Bano, sindaco di Noventa Padovana, che non le manda a dire. «Se è solo la mia opinione? No – puntualizza, facendo emergere con discrezione le tensioni che serpeggiano tra alcuni amministratori locali della Lega veneta – dico ad alta voce ciò che molti pensano ma non osano dire. Io posso permettermelo: non sono candidato, non ho interessi in gioco». Un messaggio
inequivocabile che rimbalza dritto al destinatario: Luca Zaia, il presidente uscente che, dopo 15 anni di governo, sarà costretto a passare il testimone in vista della tornata elettorale che si terrà questo autunno.
«Lo stallo sta avvantaggiando il centrosinistra»
Una recente sentenza della Corte costituzionale ha infatti bloccato ogni possibilità di un terzo mandato per lui – così come per Vincenzo De Luca in Campania. Nemmeno il tentativo di infilare un emendamento ad hoc in un decreto ancora aperto è andato a buon fine: la norma è stata bocciata. Ma se il terzo mandato è ormai archiviato, la partita per la successione resta in stallo. «Questa situazione sta avvantaggiando il centrosinistra – avverte Bano – il loro candidato è già in campo. Così rischiamo di perdere gran parte del vantaggio che abbiamo». Il riferimento è a Giovanni Manildo, ex sindaco di Treviso, ufficializzato nei giorni scorsi come candidato unitario di tutta la coalizione progressista. «È già in piena campagna elettorale – ribadisce – e noi siamo ancora qui ad aspettare la data giusta». Il perché, secondo il sindaco, è semplice: «Una data non c’è perché le trattative all’interno del centrodestra sono ancora aperte: l’esperienza insegna che si chiudono quando il tempo sta per scadere, per questo avere una data delle elezioni è fondamentale».
Lista Zaia: «Non credo si farà»
In una chiacchierata con Open, Bano entra anche nel merito delle tensioni interne alla Lega e nel centrodestra. Negli ultimi giorni Zaia ha ipotizzato di creare una lista autonoma capace, secondo lui, di «raccogliere il 40-45% dei consensi», intercettando anche elettori di centrosinistra. Ma su questo,
Bano non ha dubbi: «Non credo si farà» taglia corto «avrebbe senso solo con Zaia candidato, a questo punto come semplice consigliere, dopo 15 anni da governatore mi pare fantascienza». E aggiunge: «Abbiamo impiegato anni a battere il centrosinistra in molti comuni del Veneto: si sono presi Padova, si sono presi altre città. Ora dividersi sarebbe una scelta poco saggia, quasi suicida».
«Flavio Tosi senz’altro un buon nome»
E prende posizione anche sulle tensioni esplose con Forza Italia. Negli scorsi giorni il partito azzurro ha detto chiaramente che il loro candidato sarà Flavio Tosi, ex sindaco di Verona, ora europarlamentare. Anche qui, Bano si smarca dal trend leghista: «Io e Flavio abbiamo lavorato benissimo insieme, quando era ancora segretario veneto della Lega, nel 2012. E’ normale che ogni partito proponga il suo nome migliore, e quello di Tosi è senz’altro un buon nome». «E poi – aggiunge – Forza Italia in Veneto oggi non ha nulla: non hanno assessori, non hanno ruoli in giunta, non hanno una vera rappresentanza politica. È giusto che gli venga riconosciuto qualcosa, a prescindere da quale partito porterà a casa la presidenza».
«Stefani preparatissimo, ma anche altri nomi»
Parlando dei nomi che la Lega sarebbe pronta a mettere in campo, anche su questo il sindaco di Noventa Padovana non ha dubbi: «In questi mesi è circolato molto il nome di Albero Stefani. Posso solo dire: magari!». Deputato del Carroccio, ex primo cittadino di Borgoricco, uomo vicinissimo a Matteo Salvini. «In Veneto sta guidando il partito in una fase difficilissima, e lo sta facendo con grande saggezza ed equilibrio», spiega. Giovane, 32 anni appena. «Sì, ma
preparatissimo». «C’erano altre proposte interessanti» ricorda. Come Roberto Marcato, assessore regionale allo Sviluppo economico, Energia e Lavoro, esponente storico della Lega veneta, o Francesco Calzavara, oggi assessore al Bilancio nella giunta Zaia. «Come Lega abbiamo l’imbarazzo della scelta perché contiamo molti validissimi amministratori. Ma ci si siede al tavolo e si fa un ragionamento». Poi una nota di realismo, mista a scaramanzia, che in vista delle urne può fare la differenza: «Le autocandidature? Meglio evitarle. Ne sento tante, ma poi si finisce per essere fatti fuori. Meglio restare cauti».
(da Open)
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