GIULIA BONGIORNO ISCRITTA NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DAI BERLUSCONIANI: VUOLE LEGALITA’, E’ SOCIALMENTE PERICOLOSA
IL BRACCIO GIURIDICO DI FINI, L’ANTI-GHEDINI CHE RISPETTA I GIUDICI, CHE RICORDA BORSELLINO E DIFENDE I VALORI DELLA DESTRA E’ DIVENUTA “LA NEMICA DA CACCIARE” … SI OPPONE ALLE LEGGI AD PERSONAM, ALLA REINTRODUZIONE DELL’IMMUNITA’, AUSPICA UNA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA PER TUTTI, NON A SECONDA DEGLI INTERESSI: A QUANDO L’INTERDIZIONE?
Avvocato, palermitana, classe 1966, fondatrice con Michelle Hunziker di una onlus per assistere le donne vittime di maltrattamenti, considerata una dei migliori legali del nostro Paese, Giulia Bongiorno è un punto fermo di Fini nella battaglia contro il pensiero debole dominante nel Pdl.
Rappresenta il ritorno della legalità , del senso dello Stato, del rispetto per Borsellino e Saviano, della lotta alla corruzione.
Nella sua veste di presidente della Commissione Giustizia e come consigliera giuridica di Fini, ha avuto scontri feroci con Ghedini, l’avvocato del premier. Essendo una donna di carattere, professionalità e personalità , i falchi berlusconiani la odiano perchè non si fa mettere i piedi in testa da nessuno.
E’ noto che Berlusconi sta studiando il modo per cacciarla dalla presidenza, in quanto metterebbe “i bastoni tra le ruote” in commissione alle sue leggi personali.
Lei ribatte: “il dibattito è centrato su Berlusconi, ma la riforma deve essere per tutti”.
La distanza tra la Bongiorno e Berlusconi è grande: per Giulia la giustizia “deve essere riformata in toto, non a macchia di leopardo, a seconda degli interessi di qualcuno”, la riforma “va cercata sempre con l’opposizione”, sull’immunità parlamentare frena.
Pensa sia utile velocizzare i tempi dei processi, ma senza sacrificare pezzi di giustizia, è d’accordo sulla separazione delle carriere dei magistrati, ma i pm non devono poi rispondere ai politici.
Ritiene sia necessario guardare al dopo Berlusconi, non cristallizzare la riforma della giustizia a questi tempi.
E la notizia che per questa sua posizione i falchi berlusconiani vogliano la sua testa arriva anche sul “Secolo d’Italia”: la Bongiorno dà fastidio perchè ricorda quali sono i valori della destra, il solco da cui è impossibile scostarsi.
Il problema è quanto di questa destra ci sia in certi personaggi e quanto invece il Pdl non sia un partito azienda dove non si discute di nulla, non c’è una linea, ci sono solo interessi personali da tutelare.
Sono due anni che Lega e Pdl governano, parlano di riforma della giustizia, ma poi si sono prodotti solo proposte su processo breve, legittimo impedimento e lodi vari.
Tutti all’unico scopo di evitare al premier due processi che sarebbero peraltro destinati a decadere a breve da soli.
La destra è legalità , la destra è il grande Paolo, la destra è Giulia.
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